Offese al sindaco sui social: condannato

Il professor Luca Verzichelli ritenuto responsabile di diffamazione per le frasi espresse su facebook. Dovrà pagare una multa di 300 euro

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Un post scritto il 14 settembre 2021 sul suo profilo facebook, frasi ritenute offensive da parte del destinatario e adesso il decreto penale di condanna per l’accusa di diffamazione con il pagamento di una multa di 300 euro. Si chiude così, almeno in sede penale, la vicenda che aveva messo di fronte Luca Verzichelli, docente universitario a Siena, autore del post, e il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che era stato bersaglio delle frasi espresse sul social e che aveva ritenuto offensive tanto, appunto, da sporgere querela nei confronti del professore attraverso l’avvocato Roberto Baccheschi.

Nella denuncia-querela, quindi, il legale ha sostenuto che "il contenuto violento e diffamatorio appariva stonato ad ogni lettore di buon senso" e che "aggredire il sindaco nonché presidente della Provincia (all’epoca dei fatti, Ndr) con i toni e le modalità usate" era "una condotta che non trovava alcuna giustificazione, poiché essa non era assimilabile ad una critica politica o giornalistica o di altro tipo". Secondo l’avvocato, infatti, "l’attacco in questione si limitava a colpire esclusivamente sul piano personale il personaggio pubblico Vivarelli Colonna senza offrire argomentazioni o ragionamenti e senza eseguire raffronti di dati o elementi della realtà, col solo obiettivo di gettare discredito sulla reputazione del sindaco e denigrarlo".

Verzichelli nel suo post aveva fatto riferimento anche al raduno di CasaPound, ad alcuni consiglieri comunali e a parlamentari che avevano fatto visita al raduno.

"Ma il sindaco – ha sostenuto Baccheschi nell’atto di querela – non ha alcun potere di impedire una riunione in luogo privato né ha il potere di impedire a soggetti (che siano consiglieri comunali o parlamentari) di partecipare ad eventi, manifestazioni, raduni, feste o cortei che siano legittimamente svolti".

Tesi accolta dal Gip Sergio Compagnucci che ha firmato il decreto penale di condanna con la multa di 300 euro.