"Nuova predazione, il Governo intervegna"

Assalto ad un gregge nel territorio di Manciano. Pastorelli: "Il lupo non è più a rischio estinzione, la protezione va attenuata"

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"Il Governo ribadisca con forza all’Unione europea che venga accolta la richiesta del declassamento del lupo da specie rigorosamente protetta nella Convenzione di Berna in specie protetta in quanto i numeri dimostrano palesemente che la specie non è più a rischio o in via di estinzione". E’ quanto chiede Mirella Pastorelli, presidente del Comitato Pastori d’Italia, che prende spunto dal nuovo attacco predatorio avvenuto ai danni dell’azienda "Poggio Filippone" di Athos Crociani, nel territorio comunale di Manciano.

"Il gregge – dice la presidente – era ben custodito con recinzioni anigatto alte oltre due metri ed elettrosaldate, ma tutto ciò non ha fermato il lupo, il quale ha predato sette capi e feriti altri due. Un danno che sta facendo riflettere l’allevatore che sta pensando di chiudere l’azienda, perché non può assistere a certi scempi toccanti sia psicologicamente che economicamente. Per Cruciani, i cui genitori sono tra i fondatori del caseificio di Manciano e che ha costruito e creduto in un progetto come la zootecnia, vedere oggi iI numero dei soci che si assottiglia sempre più è un vero dolore. Un danno non quantificabile per lo Stato Italiano, sia in termini di posti di lavoro, sia per il disastro idrogeologico, sia per la perdita di produzioni di alta qualità".

"Le predazioni sono all’ordine del giorno e stanno coinvolgendo anche i cani domestici, oltre che le mucche, le capre e gli asini, essendo le campagne ridondanti di predatori – dice la Pastorelli –. Un quadro allarmante per l’economia nazionale ed è quindi necessario ribadire l’incompatibilità dell’attività della pastorizia con l’eccessiva presenza del lupo. Il problema predazione si sta allargando a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale, mettendo a repentaglio la sopravvivenza dei piccoli allevamenti e provocando ingenti danni ad aziende ben strutturate. L’elevata diffusione di lupi ed ibridi nelle campagne ormai è fuori controllo ed ha minato gli equilibri dell’ecosistema in modo tale da rendere impossibile la pastorizia, ed ultimamente mettendo a rischio l’incolumità delle persone visto l’avvicinarsi ai centri abitati. Il declassamento della protezione del lupo non è stato approvato, ma secondo noi sono improponibili le affermazioni della relazione Lcie 1 2022. Inoltre se il Governo ha a cuore la situazione della zootecnia mandi in deroga secondo l‘articolo 16 della Direttiva Habitat le aziende dove ci sono le condizioni, approvi il Piano lupo con il contenimento e soprattutto non resti in silenzio dinanzi al grido disperato degli allevatori".