
"Non bisogna aver paura di parlare con la Polizia di azioni percepite come pericolose per la propria incolumità o anche che generano soltanto ansia e timore. Non c’è nulla di cui vergognarsi, il nostro lavoro è anche questo: siamo al servizio del cittadino e ancor più delle donne che dovessero essere o sentirsi in difficoltà". Così il questore di Grosseto, Antonio Mannoni, interviene nell’illustrare l’iniziativa della Polizia di Stato ’Questo non è amore’.
"La fase iniziale di un rapporto che si sta deteriorando – dice Mannoni – è determinante. È dunque molto importante riconoscere subito i segnali di un qualcosa che se non gestito in fase preventiva potrebbe svilupparsi e sfociare in accadimenti anche molto gravi. Per questo è importante non aspettare, ma rivolgersi subito a qualcuno che sappia riconoscere lo stato di cose, e che sappia aiutare i soggetti (purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di donne) che si trovano in difficoltà. La Polizia di Stato c’è; la questura di Grosseto c’è. Ventiquattro ore su 24, 365 giorni all’anno". "Il nostro lavoro sulla violenza di genere – prosegue il questore Mannoni – è quotidiano e agiamo lungo due direttrici principali. Da una parte il supporto totale alle donne vittime o potenziali vittime di violenza. Supporto che va dall’ascolto all’assistenza fino alla presentazione della denuncia e anche oltre. L’altra direttrice è quella del lavoro sul maltrattante, che nella maggioranza dei casi è l’uomo. Anche attraverso l’istituto dell’ ’ammonimento’, che è nei poteri del questore, proviamo a fargli capire che il comportamento assunto è sbagliato e che sta andando in una direzione molto pericolosa".