"Il lockdown a Natale? Una tragedia. Per noi sarebbe la mazzata finale"

I grossetani contrari alla proposta. Ma c’è anche chi bacchetta: "I contagi aumentano. Abbiamo paura"

Spese natalizie

Spese natalizie

Grosseto, 16 ottobre 2020 - «Un lockdown a Natale è nell’ordine delle cose". Lo ha detto Andrea Crisanti, virologo dell’università di Padova che in questi mesi ogni sera è entrato nelle case degli italiani parlando della pandemia da Covid 19. Un fulmine a ciel sereno che ha mandato in costernazione tutta l’Italia. Alle parole di Crisanti ha risposto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

"Io non faccio previsioni per Natale, io faccio previsioni delle misure più idonee, adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown", ha detto il premier. Che ha però sottolineato come a determinare la necessità di misure restrittive più dure sarà "il comportamento di tutta la comunità nazionale. E i grossetani cosa ne pensano?

"Per le attività commerciali, di qualsiasi tipo, sarebbe la mazzata finale - inizia Massimo Fontani - Ma non mi riferisco ai ristoranti. Ma a tutto il resto, comprese le persone che non potranno andare a trovare i parenti come sempre. Ovviamente mi auguro che il numero di contagi diminuisca e mi auspico che questa soluzione sia presa solo se la situazione precipitasse".

"La chiusura a Natale? La ritengo una cavolata pazzesca - attacca Alberto Caliò - sarebbe dire addio a quella poca economia che ancora c’è. Con la chiusura a Natale finirebbe l’Italia e diventeremo di colpo come la Grecia che in questo momento sta attraversando un momento davvero brutto. Mi auguro che chi ci governa riesca a comprendere la gravità di quello che potrebbe accadere anche per i posti di lavoro".

"Bisogna stare attenti perchè questa pandemia sta risalendo velocemente - dice invece Giuseppe Borgogni - Ci sono ancora persone che non usano la mascherina. Ma chiudere a Natale sarebbe davvero una cosa tremenda per tutte quelle attività commerciali che aspettano le feste per fare un po’ di cassa. Tutte, nessuna esclusa. Le piccole attività avrebbero la mazzata finale e sarebbe una tragedia per tutti. Basta guardare le grandi città che non hanno turisti. Senza Natale sarebbe anche peggio".

"Economicamente andremo incontro ad un disastro - aggiunge Ilaria Tassi - Anche se i contagi stanno aumentando e la paura sta salendo, questo è innegabile, bisogna considerare tutte quelle persone che non possono permettersi di non lavorare. Comunque stiamo attenti perché siamo al limite". "Sarebbe assolutamente sbagliato – chiude invece Sara Balocchi - Ci sono delle attività che aspettano le feste di Natale per ruialzare la testa e in un momento come questo, chiudere anche per Natale, sarebbe come decretare la fine di tutta l’economia maremmana e non solo".