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Argentario, addio a Quintiero, l’anima della dolce vita di Porto Ercole: il suo ‘Baretto’ ha fatto storia

Monte Argentario piange la scomparsa di Gaetano Quintiero, icona del Baretto e della Dolce Vita portercolese. Celebrità mondiali lo ricordano come maestro dei cocktail e anima della movida locale

Monte Argentario piange la scomparsa di Gaetano Quintiero, icona del Baretto e della Dolce Vita portercolese. Celebrità mondiali lo ricordano come maestro dei cocktail e anima della movida locale.

Monte Argentario piange la scomparsa di Gaetano Quintiero, icona del Baretto e della Dolce Vita portercolese. Celebrità mondiali lo ricordano come maestro dei cocktail e anima della movida locale.

Porto Ercole, 1 dicembre 2024 – Nel suo locale si sono visti personaggi di fama mondiale di tutti i tipi: attori, cantanti, teste coronate delle monarchie europee. Porto Ercole perde una delle sue colonne: Gaetano Quintiero. Se n’è andata ieri l’anima e l’essenza del Baretto, il famoso bar situato sul lungomare portoercolese dal 1986 che, un paio di anni fa, aveva cambiato veste e gestione.

Con Gaetano, non ancora 70enne, muore uno dei tasselli più importanti della Dolce Vita portercolese, arrivato dalla Calabria giovanissimo e poi diventato un uomo simbolo delle serate mondane del paese argentarino. "L’aperitivo al Baretto era un’istituzione, i cocktail di Gaetano i migliori – racconta la consigliera comunale Marta Fois –. É stato il motore degli anni d’oro portercolesi, della movida. Riempiva il lungomare di gente e per noi ragazzi del posto è stato un’istituzione, lui amava il suo lavoro e noi amavamo il Baretto. Il Baretto era Gaetano e Valeria, ex socia e compagna di una vita con cui continuava ad avere un bellissimo rapporto. Ora che poteva godersi pensione e relax, nonostante tutti avessimo sempre sperato di vederlo di nuovo dietro ad un bancone, è andato via".

Da David Bowie a Naomi Campbell, tutti i vip passavano dal Baretto, che era frequentatissimo anche dai turisti. "Gaetano era un maestro nei cocktail – ricorda Enrico Bistazzoni –. Un vero barman. Il Baretto ha fatto epoca, non ha mai conosciuto decadenza. La movida degli anni ancora d’oro. Sempre gentile, educato, cordiale. Un paio di anni fa il proprietario del fondo ha preso il locale, rimodernandolo e cambiando il nome in Sottovento. Ricordo Gaetano un pomeriggio andarsene con l’insegna Baretto sottobraccio, un’immagine divertente e amara, simbolica, come la fine di un’epoca. Non solo per lui".

Andrea Capitani