REDAZIONE GROSSETO

Morte del manager Cairoli all’Isola del Giglio. Undici gli indagati: ipotesi omicidio colposo

Il pm Nuzzo ha fatto notificare gli avvisi di garanzia per il decesso del top manager Fabio Attilio Cairoli. Si indaga sul valore anomalo di troponina: è stato sottovalutato?

Fabio Attilio Cairoli aveva 58 anni

Grosseto, 13 luglio 2023 – Sono 11 gli indagati per omicidio colposo nell’inchiesta per la morte del manager Fabio Attilio Cairoli, 58 anni, morto per un malore improvviso nel suo yacht all’Isola del Giglio la notte di sabato scorso. Si tratta di tutto il personale sanitario che è venuto a contatto con il Ceo di Igt Global Lottery. Un atto dovuto, dunque, per garantire la partecipazione agli esami medico-legali che si svolgeranno domani. Sul registro degli indagati ci sono finiti medici e sanitari che lo hanno preso in cura durante l’accesso in ospedale a Orbetello, ma anche chi gli ha praticato le manovre di rianimazione su "Il Giappa", il panfilo che aveva affittato per trascorrere qualche giorno di vacanza con i suoi familiari.

Gli indagati sono i, medici in servizio al Pronto soccorso del San Giovanni di Dio quando Cairoli era andato a farsi controllare il dolore alla spalla e al torace. Chi ha firmato il referto, chi si è interessato degli accertamenti diagnostici. Indagati anche l’ infermiera del triage, il tecnico esecutore del referto delle analisi che quel referto lo ha firmato. Indagati anche il tecnico esecutore della lastra al torace e chi ha firmato il relativo referto. Indagati coloro che hanno fatto parte dell’equipaggio che aveva soccorso Cairoli sull’isola: il medico (a bordo dell’ambulanza della Misericordia), l’autista e i soccorritori (uno è di Capannori, provincia di Lucca), un altro di Pescia, provincia di Pistoia. Tutti potranno partecipare agli accertamenti nominando un proprio perito.

Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo incaricherà domani tre esperti per l’esame autoptico: il professor Marco Di Paolo, medico legale dell’Università di Pisa, il professor Lorenzo Ghiadoni e il professor Michele Edmin, ordinario di malattie cardiovascolari del Sant’Anna di Pisa.

L’autopsia inizierà subito dopo il conferimento dell’incarico. Anche i familiari, considerati parti offese, potranno nominare dei consulenti: la compagna Marilena Blasi e i due figli di Cairoli, le due sorelle e anche la mamma del manager milanese. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati grossetani Carlo Valle, Patrizia Fabiani, Diego Innocenti, Massimiliano Arcioni e Valentina Chec. Obiettivo individuare tutte le responsabilità (se ci sono state) di questa tragedia: tra i risultati delle analisi del sangue contenuti nella cartella clinica ce ne sarebbe uno, ovvero il livello di troponina, leggermente alterato. Quando avrebbe dovuto ripetere quell’esame, il manager però, dopo due ore non era più in Pronto soccorso. Se n’è andato da solo senza avvisare il personale sanitario oppure no? E’ stato dimesso senza valutare quel valore? Domande a cui la Procura cercherà di rispondere.