MATTEO ALFIERI
Cronaca

Manager morto sullo yacht: avvisi di garanzia per medici, infermieri e tecnici ospedalieri

Una decina di indagati per la morte del manager al Giglio

Fabio Attilio Cairoli aveva 58 anni e stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza al Giglio

Isola del Giglio (Grosseto), 12 luglio 2023 – Sono oltre dieci gli indagati per la morte del top manager Fabio Attilio Cairoli, 58 anni, stroncato da un malore sabato sera all’interno dello yacht ormeggiato al Molo Rosso di Giglio Porto.

L’accusa è omicidio colposo. L’uomo nel primo pomeriggio di venerdì si era presentato al Pronto soccorso dell’ospedale di Orbetello lamentando dolori al petto e ad una spalla, ma da lì era uscito con la diagnosi di "fuoco di Sant’Antonio" nonostante – pare – le analisi del sangue avessero evidenziato un valore anomalo che poteva ricondurre invece ad un problema cardiaco in corso. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo ha aperto un fascicolo e ieri ha notificato gli avvisi di garanzia a medici, infermieri e tecnici ospedalieri che in quelle ore hanno avuto a che fare al Pronto soccorso con il top manager la cui salma è stata trasferita nella stanza anatomica dell’ospedale Misericordia di Grosseto in attesa dell’autopsia che sarà effettuata venerdì.

Fondamentale sarà capire la causa della morte di Cairoli e dunque l’esame medico-legale risulta essere determinante per fissare i primi punti fermi dell’inchiesta aperta dalla Procura di Grosseto. Ad effettuare l’esame autoptico sarà il professor Marco Di Paolo, direttore dell’istituto di Medicina legale dell’Università di Pisa, affiancato dagli eventuali consulenti di parte che gli indagati potranno nominare.

L’avviso di garanzia, infatti, in questi passaggi dell’inchiesta è un atto dovuto che consente appunto agli indagati di nominare i propri consulenti. Molti i punti da chiarire, a cominciare dal modo con il quale Cairoli è uscito dal Pronto soccorso (perché dimesso o perché lo fatto volontariamente?) e dalla lettura delle analisi: un’ipotesi – ma non ci sono conferme ufficiali – è che l’uomo abbia comunque lasciato il Pronto soccorso prima dell’arrivo delle risposte.

La famiglia ha già nominato il proprio legale: si tratta di Giorgio Perroni dello studio Perroni di Roma.