Montorgiali e la leggenda di San Giorgio che uccise il pericoloso drago

La leggenda di San Giorgio e del drago a Montorgiali in Maremma mantiene viva la tradizione locale. Ogni anno, il 23 aprile, si celebra la vittoria del santo con una processione e una cavalcata al santuario, per tenere lontano il pericolo del drago.

Ci sono leggende che, in quanto tali, mantengono particolarmente vivo il valore della tradizione in un luogo, al di là della reale storia degli accadimenti. E in Maremma ne abbiamo davvero molte. Una di queste è quella di San Giorgio e del drago ucciso a Montorgiali. Attuale frazione del comune di Scansano, Montorgiali sorge intorno all’anno mille come castello prima che come borgo, ma la particolarità è la storia del santuario. Situato fuori dal paese, lungo la strada che conduce a Polveraia, era in origine una pieve rurale, trasformata in romitorio prima di diventare santuario. La leggenda narra che San Giorgio incontrò e ferì gravemente un pericoloso drago a Montemerano, nei pressi della cosiddetta "Fonte vecchia" e lo inseguì fino a Montorgiali per finirlo vicino "Fosso dell’Inferno". Ancora oggi il 23 aprile, o la prima domenica successiva, Montorgiali ricorda la vittoria di San Giorgio: la mattina, prima della processione, un gruppo di cavalieri esegue più volte il giro intorno al paese e nel pomeriggio si festeggia con la "cavalcata" fino al santuario dedicato al cavaliere eroe. Se non lo facessero, secondo la leggenda, il drago ritornerebbe nel paese per infestare di nuovo il luogo e chiedere in sacrificio delle fanciulle. E non lo vogliamo di certo!

Rossano Marzocchi