Montioni nel futuro. Processo partecipativo per diventare Riserva

C’è la necessità di sviluppare una nuova forma di tutela della zona boschiva. Confronto e dibattito tra Amministrazioni per una proposta di riclassificazione.

Montioni nel futuro. Processo partecipativo per diventare Riserva

Montioni nel futuro. Processo partecipativo per diventare Riserva

Al via un percorso partecipativo per il parco di Montioni: prosegue l’iter avviato per la realizzazione del nuovo parco sotto forma di Riserva regionale. La necessità di sviluppare una nuova forma di tutela del bosco di Montioni nasce con la legge regionale 30/2015, che di fatto ha previsto l’annullamento del parco interprovinciale e dell’Anpil di Montioni con la trasformazione del sir Bandite di Follonica in un’area appartenente alla Rete natura 2000, a favore di un unico sistema integrato delle aree protette di Montioni. Da allora è stato avviato un confronto tra la Regione e i Comuni di Follonica, Suvereto, Piombino, Massa Marittima e Campiglia Marittima per l’elaborazione di una proposta di riclassificazione congiunta, tesa a garantire la tutela naturalistica e la valorizzazione delle risorse ambientali dei rispettivi territori nell’ambito di una visione unitaria, coerente e sistemica. Per questo motivo verrà creata sulla pagina web del garante regionale un’apposita sezione dedicata al presente percorso, indicando anche l’indirizzo di posta del garante medesimo a cui i cittadini e le cittadine e i soggetti interessati potranno chiedere chiarimenti e informazioni sul procedimento in questione. Un secondo incontro nel periodo verrà organizzato nel periodo dicembre 2024-gennaio 2025, ovvero nella fase avanzata della costruzione degli elaborati tecnici attuativi dell’atto di indirizzo, dopo aver recepito eventuali indicazioni raccolte con il form digitale. "Voglio ringraziare tutti gli amministratori locali dei vari comuni coinvolti, per aver voluto fortemente riprendere il percorso per la costituzione della Riserva regionale di Montioni – commenta l’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni –. Questo permetterà di continuare a salvaguardare un’area della Toscana di grande importanza per la biodiversità. È inoltre importante che nella fase di costituzione di una nuova riserva ci sia la più ampia condivisione con il territorio e a tal proposito abbiamo avviato un procedimento partecipativo, che non era obbligatorio, che permetterà di coinvolgere tutte le realtà territoriali presenti". "Rinnoviamo gli obiettivi e le finalità condivise nel protocollo – dicono gli amministratori dei Comuni e delle Province che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa – la volontà è quella di superare le visioni localistiche, per aprirsi alla condivisione di intenti e di idee".