REDAZIONE GROSSETO

"Misteri di Maremma", ma molto solidali

Raccolta di sei racconti di altrettanti autori curata da Carlo Legaluppi. I proventi saranno devoluti all’associazione Olympia De Gouges

Sei racconti, per sei ‘Misteri di Maremma’.

Si intitola così la raccolta curata da Carlo Legaluppi, in uscita per Effigi, alla quale hanno partecipato con le loro storie Carlotta Fruttero, Roberta Pieraccioli, Silvia Meconcelli, Francesca Lotti, Costanza Ghezzi e David Berti. Il tutto, accompagnato dalle illustrazioni di Carlo Rispoli e dalle foto di Giuseppe Guerrini.

Un viaggio attraverso un territorio e le sue leggende, i suoi angoli in ombra, i suoi lati oscuri, nel corso del quale compaiono di volta in volta luoghi e personaggi conosciuti, come la versione contemporanea della Pia o la casa dei fantasmi di via Roma, a Grosseto.

"Un’idea nata per caso – racconta Legaluppi –, quando mi venne voglia di andare a esplorare leggende e misteri che aleggiano nelle varie località della Maremma. Così ho deciso di fare questo viaggio insieme ai sei autori che hanno scritto i racconti".

Legaluppi, autore di thriller, ha curato la pubblicazione, firmando un’introduzione in cui rivela, tra le altre cose, che tutti i proventi delle vendite saranno devoluti all’associazione antiviolenza Olympia De Gouges di Grosseto.

"Per rendere possibile l’intera operazione – racconta – abbiamo trovato una trentina di sponsor che ci hanno sostenuto. Sono tutti maremmani, come tutti legati alla Maremma sono non solo i racconti ma anche i rispettivi autori. È davvero un progetto completamente maremmano, e ci piace che sia nato in questo modo, per l’amore che abbiamo per questa terra e la voglia di raccontarla".

Carlotta Fruttero racconta del Nebbia, in una storia che si svolge tra Castiglione della Pescaia e Cala Violina. Roberta Pieraccioli racconta una versione contemporanea della Pia rievocando e atmosfere del Castel di Pietra, nelle vicinanze di Gavorrano. Silvia Meconcelli si occupa invece di misteriose case abbandonate che si trovano nella città di Grosseto e di strane dicerie che le riguardano. Il racconto di Francesca Lotti è ambientato nella campagna di Manciano e ripercorre la storia di un ponte maledetto e di una collina. Costanza Ghezzi rievoca invece le battaglie marinare contro i corsari saraceni lungo le coste dell’Argentario, nel corso del Seicento. Infine, il racconto di David Berti, che ha per protagonista David Lazzaretti, il profeta dell’Amiata.

"Stiamo organizzando una serie di incontri – conclude Legaluppi – per presentare il libro, a partire proprio dai luoghi in cui si svolgono le storie. Sarà un’occasione per ritrovarci e rivelare qualche dettaglio di questo nostro progetto. Che non finisce qui".

Riccardo Bruni