REDAZIONE GROSSETO

"Mezzo milione di risarcimento a Giovannelli"

L’avvocato Antichi chiede il ristoro per "danni non patrimoniali". "Al Comune di Follonica 100mila euro".

"La denuncia di Arietto Giovannelli rompe un muro di omertà. Non aveva più niente da perdere, perché aveva perso tutto."

L’avvocato Alessandro Antichi rappresenta l’imprenditore follonichese che nel processo si è costituito parte civile. "L’eco delle scorribande in Maremma di questo signore – prosegue Antichi riferendosi ad Evans Capuano – c’è sempre stata ma nessuno ha mai fatto niente. Ringrazio le due Pm per avere portato a termine questo processo. Giuseppina Mione ha compreso il contesto che altri non avevano capito". Un intervento breve in cui vuole sottolineare l’impegno di Anna Pensabene e Giuseppina Mione. Poi passa alla richiesta: 500mila euro a titolo di risarcimento per danni non patrimoniali. "Arietto – dice Antichi – ha subìto un danno biologico dalla vicenda". Antichi ha prodotto certificati medici che attestano la situazione di salute dell’imprenditore che come ha ricordato la pm Pensabene nella requisitoria "ha dovuto sottoporsi ad un trapianto di cornea in seguito all’aggressione subita nello studio di Capuano da Angelo Murè, e ancora oggi ci sono degli strascichi". Antichi chiede una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro. Poi passa a delineare le richieste per conto del Comune di Follonica, anch’esso parte civile nel processo contro Capuano. "Il Comune di Follonica si è costituito per affermare il primato della legalità – dice Antichi –. Vogliamo marcare le distanze perché Follonica non sia teatro di criminalità". La richiesta di risarcimento per danno non patrimoniale è di 100mila euro. "Soldi che saranno devoluti a favore di iniziative a sostegno della legalità", aggiunge il legale.

Poi la parola passa all’avvocato Paolo Mannucci che rappresenta Luca Marchionni, anche lui parte civile nel processo. Una vicenda, quella delle minacce all’imprenditore follonichese e alla sua famiglia, ricordata nel dettaglio durante la requisitoria dalle pm Pensabene e Mione. "Luca – ha sottolineato Mannucci – per un periodo è stato costretto ad abbandonare la sua casa per distogliere l’attenzione su di sé". Quindi la richiesta di 200mila euro a titolo risarcitorio, di cui 100mila di provvisionale.

L’avvocato Alessandra Coviello, che rappresenta Antonio Marchionni, parte civile, ricorda l’esborso di assegni culminato con la cessione del terreno. Parla di "minaccia grave protratta con effetti economici, lavorativi ed esistenziali per Antonio". Insiste sul danno morale. Ha chiesto 100mila euro per ogni imputato, un danno biologico da quantificare in sede civile, e il pagamento di 181mila euro per danno patrimoniale. Quindi la parola è passata all’avvocato Paolo Bufalini parte civile per le società Tahiti e Scev, della famiglia Marchionni che chiede 96mila euro a Capuano, 64mila a Murè e la nullità del contratto di cessione della spiaggia e la sua restituzione alla curatela.