La Maremma è ricca di storie e leggende che una volta si raccontavano davanti al focolare. Come quella della "Bella Marsilia", che varcò i confini della nostra terra fino ad oltrepassare il Mediterraneo. La storia racconta di Margherita Marsili, giovane e bella senese dai capelli rossi, rapita da Ariademo Barbarossa nella notte del 22 aprile 1543, nella Torre di famiglia del Collecchio, nel comune di Magliano. L’intero territorio, comprendente anche la Torre Bassa e l’intera tenuta, era controllato in epoca medievale dagli Aldobrandeschi, che cedettero poi tutte queste loro proprietà alla famiglia Marsili di Siena con atto del 1345. Ma quale fu lo scopo del rapimento? Destinare la giovane all’harem del sultano Solimano il Magnifico. Si dice che Margherita, grazie al suo fascino, riuscì a diventare la donna ufficiale di Solimano, che lei avrebbe addirittura indotto ad uccidere l’erede al trono per far insediare i suoi figli avuti dal sultano. Alcune fonti autorevoli non sembrano convalidare la tradizione. Secondo la Treccani, la favorita di Solimano si chiamava Khurren Sultan, probabilmente di origini slave. In questo caso, l’appellativo "rossa" deriverebbe dalla sua nazionalità, slava o russa. Ma non importa. È la storia che conta, tra incubo e fiaba, pronta ad animare il fuoco della tradizione, in un’epoca troppo presa dal presente.
Rossano Marzocchi