Maltrattamenti all'asilo, genitori arrabbiati. "E’ successo anche ai nostri figli?"

Molti in Procura a chiedere informazioni. "Siamo sconvolti e impauriti"

La maestra lascia il bimbo in una stanza: poco dopo lo lascerà solo e al buio

La maestra lascia il bimbo in una stanza: poco dopo lo lascerà solo e al buio

Grosseto, 12 aprile 2016 - Prima l’incredulità, poi l’ansia e lo sgomento. E adesso la rabbia. Tanta rabbia. E’ stato un lungo fine settimana di timori ed apprensione per le decine di famiglie grossetane che avevano scelto l’asilo nido Albero Azzurro di via Tintoretto come struttura per l’infanzia dei propri figli. Prima, sabato pomeriggio, la convocazione nell’asilo e la comunicazione di quanto stava accadendo da parte di una delle maestre. Poi la domenica, passata a rivangare nella memoria eventuali comportamenti anomali dei propri figli. E infine ieri, col ritorno all’asilo.

Sì perché nonostante tutto, numerosi genitori avevano voluto dare fiducia alla struttura. Magari pensando a un errore, perché quelle maestre così sorridenti non potevano essere dei mostri. Tanti bambini ieri sono stati portati all’Albero Azzurro, ma sono usciti dalla struttura in anticipo. Ieri, infatti, verso le 10 un gruppo di una decina di genitori ha deciso che voleva vederci più chiaro, recandosi in Procura, dove il sostituto procuratore Arianna Ciavattini ha incontrato i genitori.

Stupore ed incredulità, lacrime agli occhi di mamme e padri che all’ascolto delle parole del sostituto procuratore non hanno trattenuto la collera per gli sconcertanti dettagli elencati. A fare più male però sono state le immagini video, che le famiglie hanno poi visionato sulle pagine online de La Nazione. Un minuto e poco più di riprese, quanto basta, per far crollare il mondo addosso a tante famiglie. Schiaffi, forzature nell’imboccamento, strattonate, momenti d’isolamento. Gli occhi dei genitori, alla visione dei video, si sono gonfiati di lacrime, il cuore ha iniziato a battere forte. Tante famiglie, già ieri mattina, dopo l’incontro in Procura, sono andate a portate via i figli dalla struttura. Qualcuno ha atteso che terminasse l’orario giornaliero. Oggi, difficilmente, ci sarà qualche bambino nelle aule di quella casetta immersa nel verde di via Tintoretto.

"Non possiamo credere che sia vero – dicono alcuni dei genitori –, non possiamo credere che sia successo a noi. E’ incredibile. Eppure le maestre avevano un’aria rassicurante". C’è chi era nero in volto e non ha voluto parlare, chi ha mascherato dietro un sorriso tirato uno stato d’animo tutt’altro che sicuro. C’era preoccupazione mista a stupore, ieri mattina nelle parole dei genitori che avevano lasciato i figli all’Albero Azzurro.

"Sabato e domenica non abbiamo dormito – dicono alcuni –, vogliamo capire cosa è successo ai nostri figli". Poi, nel pomeriggio la visione dei filmati ha reso la questione più limpida. Adesso le famiglie, con molta probabilità, si riuniranno insieme con un legale per costituirsi parte civile.