Maltempo choc Gelo e grandine Danni a Magliano e alla Parrina

Azzerata in alcuni casi la produzione di vino per le vigne distrutte. Problemi anche all’ortofrutta in tutta la zona sud della Maremma. L’imprenditore Giacomelli: "Coltivazioni di cipolle ai minimi termini".

Maltempo choc  Gelo e grandine  Danni a Magliano  e alla Parrina

Maltempo choc Gelo e grandine Danni a Magliano e alla Parrina

Gelo e grandine sull’agricoltura maremmana che deve leccarsi ancora una volta le ferite. E’ stato un ponte pasquale tutt’altro che sereno per gli agricoltori che hanno trascorso i giorni di festa a vegliare su frutteti e vigneti colpiti dall’abbassamento repentino delle temperature, in alcune zone arrivate fino a – 6 gradi, e da violente grandinate. Chilometri percorsi avanti ed indietro nella speranza di non perdere il prossimo raccolto. Le zone colpite in provincia di Grosseto sono quelle di Albinia e Magliano. A fornire un primo bilancio degli effetti della gelata tardiva degli scorsi giorni e delle violente grandinate di sabato sulla regione è Coldiretti Toscana. Per i danni da gelate Coldiretti Toscana aveva richiesto ed ottenuto dalla Regione Toscana l’attivazione della procedura con cui le aziende agricole interessate dalle gelate possono segnalare eventuali danni subiti alle coltivazioni. Si tratta di una mappatura necessaria per richiedere successivamente al Governo le misure di compensazioni in deroga per calamità climatiche. "Stiamo raccogliendo le segnalazioni sul territorio. Sono decine le aziende agricole che ci hanno segnalato i danni. – spiega Fabrizio Filippi, delegato di Grosseto di Coldiretti – Nei prossimi giorni avremo un quadro più completo delle aree interessate dalla gelata tardiva i cui effetti destano molta preoccupazione tra le imprese. La gelata ha lambito molte aree della regione e della provincia di Grosseto, a macchia di Leopardo mentre la grandine ha colpito la zona di costa". Il brusco abbassamento della colonnina di mercurio negli scorsi giorni in molte zone della regione è arrivato dopo un inverno insolitamente caldo, con temperature superiori di 1,2 gradi alla media storica che aveva innescato il risveglio anticipato della vegetazione di piante ed alberi da frutto. La grandine ha spezzato i germogli e compresso parte dei futuri raccolti. Danni si registrano anche alle coltivazioni orticole in pieno campo. Anche dove gli agricoltori hanno affrontato i costi dell’assicurazione il danno rimane comunque pesante per la presenza di franchigie attorno al 30%. Una vera e propria calamità che colpisce le colture già stressate dalla siccità della scorsa estate: uno scenario che si preannuncia complicato anche nei prossimi mesi come confermato dall’Autorità di Bacino che ha mantenuto lo stato di allerta idrica media. "I raccolti – spiega Coldiretti Toscana – sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni e messo a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole". Grossi danni all’azienda agricola di Luca Giacomelli che si trova nella zona della Parrina. "Quest’anno non produrremo vino – dice – prima il gelo e poi la grandine ha azzerato la vigna. Stiamo lavorando per rimetterla in sesto in vista del prossimo anno. Abbiamo subito anche danni alla coltivazione della cipolla. Crediamo che si abbasserà notevolmente la produzione e per il consumatore inevitabilmente aumenteranno i prezzi".