
Non rispondevano da giorni: né a chi provava a chiamarli al telefono, né a chi bussava alla loro porta. Poi la preoccupazione dei loro vicini di casa ha portato all’intervento dei Vigili del fuoco che, insieme ad un carabiniere, hanno aperto la porta di un appartamento a Bagno di Gavorrano, in via Morandi. Dentro la casa c’erano due cadaveri, mamma e figlio.
A mettere in allarme alcuni vicini inizialmente era stato l’incessante abbaiare del barboncino che viveva con loro, per cui era stata allertata la signora che andava a dare una mano a mamma e figlio, ma anche lei non era riuscita a farsi aprire.
Ma all’arrivo dei soccorritori nulla è stato possibile fare, se non constatare il decesso di Palmira Fedisti, 96 anni, e del figlio Stefano Stecchini, che di anni ne aveva 68. Erano sdraiati sul letto e nella stanza sono state trovate numerose scatole di medicinli adesso al vaglio degli accertamenti che dovranno stabilire cosa sia accaduto. La morte, stando ai primi riscontri del medico legale, potrebbe risalire anche ad alcuni giorni fa.
Madre e figlio, originari di Firenze, si erano trasferiti in Maremma molti anni fa. Lei pensionata dopo un vita da impiegata e lui prima a gestire un locale notturno a Follonica chiuso una decina di anni fa e adesso commerciante ambulante di dischi in vinile, cd e libri nei mercatini della provincia e anche in quella di Livorno. Ogni tanto con lui andava anche l’anziana madre. Parcheggiato sotto casa c’era il furgone che utilizzavano per caricare il materiale a spostarsi da un mercatino all’altro. Il furgone in serata è stato posto però sotto sequestro.
A Bagno di Gavorrano si erano trasferiti da circa cinque anni, dopo aver vissuto a lungo a Follonica. Due persone – dicono i vicini – perfettamente autosufficienti.
Sconociute al momento le cause dei decessi, per questo motivo i carabinieri non hanno potuto ancora escludere ancora nessuna ipotesi. Non ci sarebbero comunque segni di violenza sui corpi e la casa è stata trovata in ordine. Se i medicinali trovati nell’abitazione possano aver avuto un ruolo determinante lo potrà dire solo l’autopsia disposta dal sostituto procuratore Giovanni De Marco. Le salme sono state rimosse intorno alle 19.45 di ieri.