REDAZIONE GROSSETO

L’uomo del ghiaccio La figura di Telemaco Sampieri

Fare impresa in un settore particolarissimo, come fece Telemaco Sampieri. Nato nel 1884 a Buonconvento, si trasferisce presto con la famiglia a Grosseto. Nel 1919 sposa Niva Mazzanti, dalla cui unione nasceranno Ione e Nicla. Nel frattempo apre una piccola fabbrica di bevande gassate in città e nel 1921 acquista uno stabile in via Mazzini per stabilirvi l’abitazione e la fabbrica. Oltre alle "bollicine", Telemaco produce il ghiaccio, il cui principale cliente è l’ospedale di Grosseto, oltre a numerosi privati; ma un grosso bacino di utenza è anche sulla costa, dove d’estate consegna oltre 50 stanghe di ghiaccio. Colpito da infarto, Sampieri cede l’azienda, pur continuando a seguirla, ai generi Giordano Vannucci e Giovanni Milani. La fabbrica si espande e i locali sono insufficienti, per cui il Comune cede alcuni spazi dove collocare un grande condensatore per la produzione del ghiaccio. Vengono potenziati gli impianti di imbottigliamento e la commercializzazione vola con aziende come Sanpellegrino, Peroni, Sangemini e Recoaro. Telemaco Sampieri muore nel 1969, ma la sua impresa proseguirà ancora diversi decenni con grande successo e lui resterà per i grossetani "L’uomo del ghiaccio".

Rossano Marzocchi