REDAZIONE GROSSETO

L’omicidio nella villa di Istia "Ipotesi tante, ma serve giustizia Se non sarà ora, spero nell’aldilà"

Parla il figlio di Giuseppina, Alfonsino Marzocchi, ieri davanti alla casa di famiglia, dove è stata uccisa la madre. "Speriamo che i carabinieri risolvano presto questo caso e sia trovato il responsabile" .

L’omicidio nella villa di Istia "Ipotesi tante, ma serve giustizia Se non sarà ora, spero nell’aldilà"

Nella casa dove è cresciuto non c’era più stato da quel maledetto giovedì. Alfonsino Marzocchi, 52 anni, ieri mattina, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Grosseto è tornato ai "Renai", la splendida casa immersa nel verde, teatro dell’orrendo omicidio di sua madre Giuseppina. "Le ipotesi sono tante, ma al momento non c’è nessuna novità". Inizia così il figlio 52nne che non si sottrae dal parlare di quello che potrebbe essere accaduto. Alfonsino Marzocchi, al momento dell’omicidio, non era a Grosseto ma si trovava ad Anzio da amici. E’ tornato a Grosseto il giorno dopo e sta seguendo passo dopo passo le indagini per l’omicidio della madre.

"Ho una visione della vita diversa dagli altri – ha detto fuori dal cancello della villa a Istia –. Non faccio parte di una religione particolare, sono nato cattolico ma non praticante e potrei anche convertirmi prima della fine. Se non dovessero essere trovati i responsabili dell’omicidio di mia madre in questa vita, allora mi affido all’aldilà, ad una giustizia superiore a questa". Poi ha proseguito guardando la casa. "Ci sono varie ipotesi sul tavolo, dalla rapina violenta ad altre cose che in questo momento è bene non divulgare – ha concluso il figlio –. Speriamo che i carabinieri risolvano presto questo caso e sia trovato il responsabile. Adesso lasciatemi in pace che devo fare delle cose". Intanto le indagini vanno avanti. Ieri nella villa di Istia d’Ombrone sono tornati i carabinieri del Ris per effettuare, su richiesta del Pm Giampaolo Melchionna, ulteriori accertamenti su alcuni dettagli della scena del crimine.

Secondo l’autopsia Giuseppina De Francesco sarebbe stata massacrata. Numerosi i colpi inferti con violenza, calci e pugni, che il medico legale ha rilevato sul corpo. Colpi che le hanno provocato fratture e ferite mortali. La figlia Benedetta intanto rimane ricoverata in ospedale. I carabinieri, su input del sostituto procuratore Giampaolo Melchionna, hanno iniziato a sentire la donna che però, ancora, non è in grado di "reggere" un interrogatorio completo, dove dovrà chiarire molte cose. Intanto il corpo di Giuseppina De Francesco dovrebbe essere tumulato in questi giorni al cimitero della Misericordia. I funerali, per volere della famiglia, verranno effettuati in forma strettamente privata.