REDAZIONE GROSSETO

Libreria Palomar a Grosseto: nuova vita con enoteca e degustazioni di vino

La libreria Palomar si rinnova con un'enoteca interna, offrendo degustazioni settimanali e promuovendo la cultura del vino.

Massimo Marinotti e Monica Volpi con alle spalle una delle grandi librerie della Palomar dove adesso si alternano libri e bottiglie di ottimi vini

Massimo Marinotti e Monica Volpi con alle spalle una delle grandi librerie della Palomar dove adesso si alternano libri e bottiglie di ottimi vini

"Vi suggeriamo di prendere un bicchiere di vino alla libreria Palomar, e di sedervi nei tavolini del locale". Questa una frase del capitolo dedicato a Grosseto sulla guida Lonely Planet Toscana nella sua ultima edizione. "E’ già un buon inizio", affermano i titolari della libreria Palomar Massimo Marinotti e Monica Volpi. Dunque la libreria sotto i portici di piazza Dante sta andando in contro ad una nuova vita, così da rimanere al passo con i tempi ed accontentare un pubblico maggiore con l’arrivo dell’enoteca al suo interno. Dall’ospitare negli scaffali solo i libri, adesso c’è chi gli farà compagnia: tante bottiglie di ottimo vino.

"Non è solo il mercato del vino ma anche la socialità che porta – dice Marinotti –. Da gennaio una volta alla settimana faremo una degustazione di vino con una grande azienda alla quale saranno invitati i ristoratori ma anche i privati cittadini. Maremma Wine Shire era una manifestazione che veniva fatta a Braccagni, e noi l’abbiamo riproposta quindici anni fa in centro con 400 persone che venivano ad informarsi sul tipo di vino, vitigno, terreni ed i processi di vinificazione. E’ un processo educativo, anche per far capire che il vino è cultura, non a caso è affiancato dai libri. Bere un bicchiere di buon vino in compagnia non è una tristezza di solitudine ma un attimo di relazione umana".

"Nulla toglie che rimarrà tutto come prima ma la libreria è di 270 metri quadri quindi molto grande – continua –. Ho passato 37 anni a far parlare i libri ma adesso è il momento di cambiare e non restare pura libreria ma dare un’offerta più ampia. I tempi sono cambiati, le esigenze sono diverse, c’è una lieve crisi del libro, spesso c’è la solitudine, il centro storico è vuoto. Noi facciamo la nostra parte per essere propositivi". "Vedremo dove ci porterà questa nuova esperienza – dice Volpi –, frutto delle idee di Massimo che ho sostenuto con convinzione".

Quindi dopo aver incluso negli spazi il bar, per una colazione o aperitivo culturale, il passo successivo è arrivato direttamente negli scaffali, rispolverandoli con un vasto assortimento di eccellenze locali. Un bicchiere di vino con un buon libro, è la felicità.

Maria Vittoria Gaviano