REDAZIONE GROSSETO

Le foto di Banchi patrimonio di tutti

Al via il progetto di digitalizzazione dell’archivio fotografico del padre dello scatto della rovesciata di Parola

Prende il via un nuovo progetto di recupero e digitalizzazione dell’archivio fotografico di Corrado Banchi, per salvaguardare e rendere fruibile un patrimonio di immagini scattate dal 1935 fino agli ultimi anni di vita di Banchi, che documentano i principali eventi legati alla Maremma, dalla fine della seconda guerra mondiale alla storia delle miniere, ma anche la vita familiare negli aspetti più rituali, il lavoro e lo sport, lo sviluppo di Follonica e del turismo balneare sulla costa con la nascita di Punta Ala.

Il progetto sarà presentato a Massa Marittima, venerdì alle 17.30, nella sala dell’Abbondanza, con la proiezione di una serie di scatti fotografici, alcuni dei quali inediti. Interverranno: il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini e l’assessore alla Cultura, Irene Marconi; Lidia Bai, presidente del Parco delle Colline Metallifere; Roberta Pieraccioli, direttrice della Biblioteca comunale; Alessandra Casini, direttore del Parco Nazionale Colline Metallifere; il fotografo Carlo Bonazza, responsabile del progetto; Fiorenzo Bucci, giornalista che ha lavorato insieme a Banchi per La Nazione. Le fotografie di Corrado Banchi sono importanti documenti per la storia recente della Toscana meridionale, e in particolare di Massa Marittima. L’autore fu il primo fotoreporter in senso moderno vissuto in Maremma. Collaborò col regista Umberto Lenzi e con gli scrittori Luciano Bianciardi e Carlo Cassola.

Banchi ha raccontato per immagini la seconda guerra mondiale, la resistenza, le trasformazioni del paesaggio, l’epopea delle miniere, il boom economico e l’euforia degli anni ‘60 del novecento, le vicende della cronaca toscana. La sua foto più famosa rimane la rovesciata in acrobazia del calciatore Parola, allo stadio comunale di Firenze il 15 gennaio 1950. Stampata in milioni di esemplari, è tuttora l’icona delle figurine dei calciatori delle Edizioni Panini di Modena. Il suo archivio però è un patrimonio che rischia di perdersi. Circa 1500 fotografie sono state già digitalizzate e acquisite dalla biblioteca; in gran parte illustrano la storia delle miniere maremmane. Questo nuovo progetto di digitalizzazione riguarda ulteriori 2000 pellicole in bianco e nero, da 24 o 36 pose, ancora non tagliate, che il figlio di Corrado, Paolo Banchi, ha consegnato per la digitalizzazione a Carlo Bonazza.

"Corrado Banchi è vissuto a lungo a Massa Marittima, – ricorda Giuntini – molte delle sue foto riguardano il nostro territorio. Recuperarle e valorizzarle è importante per la ricostruzione della memoria collettiva e della storia locale. Una volta digitalizzate, individueremo attraverso la biblioteca comunale le modalità corrette di fruizione. L’idea è quella di creare un unico grande archivio digitale".