Lavoro stagionale: "Organici soddisfacenti. Difficile però trovare personale specializzato"

Quest’anno le aziende hanno faticato meno per avere manodopera "Più iscritti ai corsi di formazione con il calo dei sussidi statali".

In Maremma il lavoro stagionale tiene e come dice Gabriella Orlando, direttrice di Confcommercio, "questa stagione è andata meno peggio delle due precedenti". Secondo l’associazione la richiesta di occupazione espressa dalle aziende del territorio è stata soddisfatta per 75-80%, la percentuale è più bassa se si parla di figure specializzate come barman e bagnini. "La proposta di lavoro stagionale – commenta Orlando – ha cominciato ad adeguarsi a una serie di elementi che giocano molto nella disponibilità della persona a cui viene proposto un lavoro". Aspetti economici migliorativi e turni meno stressanti, due elementi questi che le aziende del settore turistico stanno migliorando. "Gli aspetti economici migliori sono in parte effetto del rinnovo contrattuale di molti settori – prosegue Orlando – e in altra parte è frutto di un grande sforzo da parte dei datori di lavoro". Un elemento che faceva intuire una stagione con maggiore disponibilità da parte di lavoratori erano gli iscritti ai corsi promossi da Confcommercio. "In concomitanza con il venire meno di alcuni sussidi statali rivolti ai non occupati – conclude – sono aumentati gli iscritti ai nostri corsi e anche questo è un segnale che va letto e interpretato". "Circa l’80% di ruoli stagionali è stato coperto dalle aziende, già a inizio stagione – spiega Andrea Biondi, direttore Confesercenti –. Anche noi come associazione di categoria abbiamo attivato strumenti nuovi per la ricerca di personale e siamo riusciti a dare risposte". Una buona risposta per gli stagionali è arrivata anche per Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato. "Da un paio di anni abbiamo costituito un’agenzia interna – spiega – e facciamo una selezione di personale sulla base delle informazioni che arrivano dal Centro per l’impiego. Incrociamo i dati, quelli di chi cerca lavoro con quelli delle aziende e debbo dire che questo sistema ha funzionato per gli stagionali. Diciamo che circa il 70% delle richieste delle aziende sono state soddisfatte".

Per Stefano Feri, presidente della categoria turismo e commercio di Cna, ci sono due considerazioni da fare: "Abbiamo constatato che il personale stagionale si riesce a trovare – commenta Feri –, ma è difficile trovare personale specializzato e anche nel settore del turismo ci sono figure difficili da trovare, come cuochi e barman. Alla fine però non si trovano locali chiusi perché il personale non c’è, al massimo i proprietari di attività si adeguano in base alle risorse umane di cui dispongono".

Nicola Ciuffoletti