REDAZIONE GROSSETO

La sensazione? E’ come un biscotto buonissimo

Il volontariato arricchisce la persona che lo fa, donando tempo agli altri si dona tempo a se stessi. È una cosa personale, fatta con il cuore, che unisce una comunità. Essere volontari significa avere la volontà di aiutare gli altri nel proprio DNA. La voglia di fare qualcosa per gli altri diventa un bisogno che completa e rende utile. Consigliato ai ragazzi perché diventa una cosa di cui non si può fare a meno.

La sensazione? E’ come un biscotto buonissimo

Che cosa ti ha insegnato fare volontariato? Cristina: "Arricchisce la persona che lo fa: prestare anche un’ora del nostro tempo in un mese, far compagnia ai nonni, portare un sorriso, donare del tempo agli altri significa donare del tempo a se stessi, e ciò ti fa stare bene". Che cosa è il volontariato per te? Rita: "Il volontariato è una cosa personale, viene fatto con il cuore: la volontà di dare una mano a chi ha bisogno ti arricchisce dentro. Dare è ricevere, è come una catena, aiutarsi l’uno con l’altra, unisce una comunità". Che cosa significa essere volontario? Lucia: "Essere volontari vuol dire averlo nel Dna. Io vivevo a Roma, senza saperlo l’ho sempre fatto da quando ero piccola: venendo a vivere a Capalbio tutto quello che era possibile fare per aiutare lo facevo. Frequentavo la scuola ad Orbetello, nel pomeriggio mi fermavo ad aiutare ragazzi in difficoltà, avevo solo 14 anni. Intorno a me vedevo persone che avevano bisogno. Cari ragazzi fate volontariato, anche con piccoli gesti verso gli anziani, verrete ricambiati con le loro storie e con quei biscotti buonissimi che conservano sempre nelle loro dispense". Cosa spinge a fare volontariato? Nicoletta: "La voglia di far qualcosa per gli altri il desiderio che è diventato un bisogno. Dall’esperienza degli scout fino alla Cri e Caritas che mi ha completata e mi fa sentire utile". Perché consigliarlo ai ragazzi? "Perchè ti completa, quando si è giovani è un gioco poi diventa una cosa di cui non si può fare a meno".