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La Maremma perde Maurizio Nardini Oggi l’ultimo saluto

Cordoglio per la scomparsa all’età di 82 anni del pittore Maurizio Nardini, artista che ha raccontato la Maremma attraverso i suoi quadri. Nardini era nato Livorno ma ben presto per motivi di lavoro dei suoi genitori, si trasferì a Roma prima di tornare a Manciano, il paese dei nonni paterni. È proprio qui che fin da piccolo si cimenta con le prime esperienze pittoriche, guidato dal caro nonno Ivo, eccellente e stimato artista, la cui bottega fu la fucina del maestro Paride Pascucci. Quando nel 1975 in via Montanara creò la storica bottega di stampe e cornici artigianali, lui stesso aveva molte perplessità perché pensava che l’attività fosse un po’ troppo di nicchia per poterci mantenere una famiglia. Invece fu un successo che, con altre dinamiche, continua ancora oggi sotto la gestione del figlio Alessandro. La sua bottega, gestita per anni insieme alla moglie Silvana, è stata un luogo di incontri, discussioni e dolci memorie sugli aspetti artistici e sociali della nostra comunità. Le sue opere, presenti in collezioni pubbliche e private, richiamano l’antico legame con la nostra terra e con la nostra città, in una ricerca costante di piccole cose perdute nel tempo. Caratterizzate da dolci pennallete, le sue tavolozze ci hanno descritto una Maremma un po’ diversa da quella attuale. Fondatore, insieme ad altri amici pittori, della Primavera Maremmana, per cercare di dare, intorno agli anni ‘70, un nuovo impulso sociale e culturale alla nostra comunità. Sportivo, amante del calcio e dei colori biancorossi, insieme ad alcuni cari amici fu tra i fondatori del club Anno Zero, club per il quale ha ideato il logo del Cinquantenario.

Il corteo funebre oggi alle 13.30 dall’obitorio dell’ospedale fino al Tempio crematorio. Alla famiglia le condoglianze de La Nazione.