"Entrati nel registro elettronico per togliere assenze": studenti indagati, fine indagini

Grosseto, si chiude l'inchiesta su un gruppo di ragazzi che avrebbero alterato il documento della scuola

Agenti della polizia postale (Foto di repertorio - Crocchioni)

Agenti della polizia postale (Foto di repertorio - Crocchioni)

Grosseto, 14 febbraio 2020 - Si sono chiuse le indagini sul gruppo di ragazzi, all'epoca minorenni, che sarebbero entrati nel registro elettronico di una classe per alterarlo e togliere le assenze. Una vicenda che coinvolge dieci studenti. L'inchiesta è della polizia postale ed è coordinata dal pm della Procura presso il Tribunale dei minori di Firenze, Filippo Focardi. Accesso abusivo a sistemi informatici, falsità materiale in atti pubblici, danneggiamento di banche dati dello Stato: sono i reati dei quali vengono accusati i ragazzi. 

Secondo quanto ricostruito dalla polizia postale due degli indagati, molto abili con l'informatica, avevano insinuato nei computer della scuola un 'trojan' - dispositivo usato anche per le intercettaziioni - riuscendo così a visualizzare le password dei docenti per accedere al registro elettronico.

Gli altri amici, tra gli indagati, hanno chiesto di cancellare le assenze non giustificate prima che partisse la segnalazione ai genitori. Qualcuno di loro pare fosse a rischio bocciatura. E' stato il preside ad accorgersi dell'intrusione a fine marzo 2019 e quindi a far partire l'indagine. La polizia postale li ha interrogati tutti arrivando a distinguere chi ha 'hackerato' il computer della scuola e chi ha usufruito dell'accesso illegale al registro dei professori.