
Incendi, di nuovo allarme rosso. Divieto di abbruciamento proclamato fino al 22 ottobre
Divieto assoluto di abbruciamento fino al 22 ottobre, anche se sul territorio comunale c’è qualcuno che non l’ha osservato. La sezione Argentario de La Racchetta segnala il diktat della Regione Toscana, che fino al 22 ottobre ha emesso il divieto di effettuare qualsiasi forma di abbruciamento di sterpaglie su tutto il territorio. Non si potranno dunque bruciare residui vegetali agricoli e forestali in tutta la regione per tutto il periodo a rischio incendi. La Regione Toscana potrà stabilire di prolungare il periodo di divieto assoluto, oltre il 22 ottobre, in base all’indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi, con un’eventuale estensione del periodo di divieto che potrà essere disposta anche per singolo territorio comunale. È vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale. La mancata osservanza dei divieti comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni in materia. Il controllo procede dunque serrato anche da parte della Racchetta di Monte Argentario. "Nel primo pomeriggio di oggi (mercoledì, ndr) siamo stati attivati dalla Sala Operativa Regionale per una segnalazione di possibile incendio nel nostro comune. Al controllo con i Vigili del Fuoco abbiamo riscontrato un abbruciamento. Con l’occasione ricordiamo il divieto assoluto di abbruciamento fino al 22 ottobre". L’Argentario, in particolare Porto Santo Stefano, paga ancora lo scotto dell’incendio che ha minacciato le case e i rispettivi residenti il 14 settembre scorso. Anche se, in quel caso, il tutto era scaturito da origini dolose. Era stato necessario l’intervento, oltre che di numerose squadre dei Vigili del Fuoco e della Racchetta stessa e tutte le forze dell’ordine impiegate anche per evacuare le abitazioni, anche di tre elicotteri e di un Canadair. Un incendio che aveva mandato in fumo oltre 5 ettari di macchia mediterranea e di vigne nell’area dell’Appetito e del Carrubo e che aveva lasciato una profonda macchia nera su tutto il poggio che sovrasta Porto Santo Stefano.
Andrea Capitani