STEVEN SANTAMARIA
Cronaca

In Maremma nasce il Distretto biologico, obiettivo 50% di aziende agricole certificate

Il Distretto biologico della Maremma è nato, con l'obiettivo di promuovere l'agricoltura biologica e favorire la commercializzazione dei prodotti biologici locali. Un progetto ambizioso che mira a salvaguardare l'ambiente, la salute e le realtà locali attraverso un'economia circolare.

In Maremma nasce il Distretto biologico, obiettivo 50% di aziende agricole certificate

di Steven Santamaria

È finalmente nato il Distretto biologico della Maremma, progetto basato sull’importanza dell’agricoltura biologica nel territorio. A farne parte sette Comuni firmatari (Grosseto, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Magliano, Manciano, Orbetello e Scansano), i referenti delle associazioni Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Coordinamento Toscano Produttori Biologici, il Parco regionale della Maremma, l’Ente Terre Regionali Toscane e e la Fondazione Polo Universitario Grossetano. Si tratta di un progetto ambizioso che nasce dalla naturale vocazione agricola del nostro territorio. L’obiettivo è quello di promuovere la conversione alla produzione biologica, incoraggiare la diffusione e la valorizzazione dei prodotti biologici a livello locale e favorire la loro commercializzazione sui mercati esterni. Tale scopo mira anche a promuovere la cultura dell’agroecologia e delle pratiche biologiche, al fine di favorire la coesione e la partecipazione degli attori coinvolti. Attualmente, su un totale di oltre 5.000 aziende agricole presenti nei sette comuni del distretto, ben 1.341 conducono già la propria attività con metodo biologico certificato. L’associazione si prefigge l’obiettivo di superare la soglia del 50% nei prossimi anni, sviluppando le risorse al fine di salvaguardare l’ambiente, la salute e le diverse realtà locali attraverso un’economia circolare. "Questo progetto ha unito Comuni con morfologie diverse, dimostrando il forte interesse collettivo – dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. Il nostro obiettivo come distretto è diventare un punto di riferimento per l’agricoltura nazionale e internazionale, nonché un esempio positivo per altre realtà simili che vorranno seguire la strada che abbiamo tracciato. Abbiamo tutte le carte in regola per operare al meglio e creare un brand forte che ci contraddistingua anche a livello europeo, permettendoci di creare collegamenti e sinergie a livello sovranazionale. Un ringraziamento a tutti i soci fondatori e ai soggetti coinvolti".