REDAZIONE GROSSETO

Imprenditoria agricola. Under 40, un tutor per aprire un’attività

Oggi nella sede di Coldiretti c’è la prima edizione di "Giovani in campo". Consulenza gratuita degli esperti per capire tutte le mosse da fare.

Andrea Failli, 23 anni, imprenditore agricolo insieme al fratello. Alessio di 27

Andrea Failli, 23 anni, imprenditore agricolo insieme al fratello. Alessio di 27

In Maremma i giovani imprenditori agricoli nel 2023 erano 536, in flessione (-1,5%) rispetto all’anno precedente. Anche con l’obiettivo di invertire questa tendenza, è stata organizzata oggi la prima edizione di "Giovani in campo", l’open day di Coldiretti per per aiutare gli under 40 che ambiscono a diventare imprenditori agricoli ma non sanno da dove partire, come fare o a chi rivolgersi. L’appuntamento è dalle 9 alle 17 nella sede di Coldiretti in via Roccastrada 2. L’iniziativa vuole essere una spinta per i giovani a fare il passo in avanti, quello più temuto ma che può essere l’inizio di tante soddisfazioni.

L’iniziativa è promossa da Coldiretti Giovani Impresa Grosseto per sostenere attivamente la nascita di nuove aziende agricole ed il subentro dei giovani in attività già esistenti fornendogli tutto il supporto informativo e tecnico indispensabile insieme una panoramica delle potenziali opportunità di incentivi, contributi e finanziamenti attivabili come per esempio attraverso il bando della Regione Toscana che prevede un premio fino a 70mila Euro di primo insediamento per l’avvio di un’impresa agricola da parte di agricoltori con età compresa tra i 18 anni e i 40 anni. Per tutta la giornata di oggi la segreteria del movimento giovanile di Coldiretti sarà a disposizione (ovviamente in modo gratuito) con un tutor per ascoltare, indirizzare e consigliare gli aspiranti capi d’azienda.

Per Simone Parrucci, delegato Giovani Impresa Coldiretti Grosseto è opportuno incoraggiare i giovani ad assecondare le loro ambizioni in agricoltura, nonostante le difficoltà che si incontrano lungo il tragitto.

"In Toscana – dice Parrucci –, osì come nella nostra provincia, il ricambio generazionale è ancora troppo lento e questo mette in pericolo la sopravvivenza di interi territori, soprattutto quelli più svantaggiati e marginali, che basano la loro esistenza sulla presenza dell’attività agricola".

Detto questo le difficoltà non sono certo poche; i giovani che vogliono realizzare i loro progetti in agricoltura devono scalare montagne affrontando difficoltà di natura economica, burocratica e tecnica. Chi ha saputo farsi forza e realizzare il sogno di una vita sono i fratelli Failli, Andrea e Alessio, rispettivamente 23 e 27 anni. Oggi i due giovani maremmani portano avanti l’azienda "Il Grano di Bramante", situata sulla strada Marrucheto, tra Grosseto e Marina. Quindici ettari di terreni utilizzati per lo più per coltivare grani antichi con metodi biologici, un agriturismo, un mulino e di recente hanno aperto un ristorante. Qui la filiera è cortissima il grano coltivato viene trasformato in farina e quest’ultima utilizzata per paste e dolci. "Ho iniziato a lavorare quando ancora andavo a scuola – racconta Andrea, il più piccolo dei fratelli –. Prima di entrare in classe andavo in azienda dai miei genitori perchè era lì che volevo stare. Avevo una passione che ho trasformato in lavoro".

I due fratelli in futuro hanno in mente di realizzare una sosta camper attrezzata e ai giovani che intendono affacciarsi a questo mondo Andrea dice: "Serve passione per ciò che si fa. Questo lavoro è duro e faticoso bisogna amarlo perché è una lotta quotidiana. Bisogna sempre cercare di vedere il bello in ciò che si fa. Poi le soddisfazioni arrivano e sono emozionanti".

Nicola Ciuffoletti