ALBERTO CELATA
Cronaca

Il terremoto nella Lega: "Deluso e preoccupato"

Parla l’ex segretario provinciale Pacella: "Ho voluto un direttivo unitario confidando nella lealtà e puntando al bene comune. Ma mi sbagliavo".

Il terremoto nella Lega: "Deluso e preoccupato"
Il terremoto nella Lega: "Deluso e preoccupato"

Amarezza e preoccupazione per il partito, ma la certezza che la Lega resterà fedele agli alleati. Questi i concetti espressi dall’ormai ex segretario provinciale della Lega, Claudio Pacella, dopo le dimissioni che hanno portato alla caduta del direttivo provinciale e intercomunale.

Pacella, quello che si è verificato nella Lega è stato un terremoto, o sbaglio?

"Un terremoto inatteso. Nessuno aveva detto nulla, né espressi disagi. Qualcuno nel dimettersi ha parlato di motivi personali. Ma per motivi personali si smette di fare politica, non ci si dimette da un direttivo. Peraltro io il direttivo provinciale l’ho sempre convocato una volta al mese, come da regolamento".

Ma secondo lei che cosa c’è alla base di questa frattura?

"Credo, soprattutto, il congresso regionale, dove la Maremma ha peraltro ottenuto un importante successo eleggendo due consiglieri. In realtà il direttivo regionale ha una grande spaccatura, con vincitori e vinti, senza una situazione unitaria".

Cosa che lei nel congresso provinciale ha perseguito.

"Proprio così. Ho vinto un congresso unitario e sono stato eletto per acclamazione, accettando nel direttivo tutte le anime del partito, solo che alla fine nel direttivo si è imbarcato qualche soggetto abituato, evidentemente, a cambiare casacca".

Però lei ha quanto meno peccato d’ingenuità.

"Ho pensato sempre che le persone fossero per bene e che dovessimo perseguire il bene comune. E se fossi andato alla conta avrei stravinto e ancora oggi rappresento la maggioranza del partito".

Ma insomma qual è il problema in seno alla Lega?

"Il problema all’inizio era il direttivo intercomunale e nel timore che avessi potuto nominare un commissario non gradito a chi aveva il mal di pancia hanno pensato bene di far cadere anche il provinciale. La cosa che mi ha colpito di più nelle dimissioni dell’intercomunale sono state quelle, per motivi personali, di un assessore (Sara Minozzi, Ndr.) che ha sfiduciato il segretario Bragaglia che è anche il suo capogruppo in Consiglio comunale. Un comportamento che dovrebbe far pensare l’assessore, ...ma bene".

E’ stato tacciato di decisionismo per le Partecipate.

"Ho sempre condiviso le scelte e per quanto riguarda il Comitato di indirizzo della Fondazione Crf (la cui designazione peraltro spetta al sindaco) è stata una scelta non personale ma condivisa con chi ne aveva le competenze fino ai livelli più alti, leggi il segretario federale Salvini"

E adesso che succede?

"Con le elezioni provinciali alle porte e tra pochi mesi le Amministrative in 14 Comuni mi auguro che il commissario abbia contezza del territorio e dei soggetti politici con cui andrà a confrontarsi. In me c’è amarezza e preoccupazione ma anche la certezza che la Lega resterà fedele all’alleanza e mostrerà vicinanza alla sindaca Travison e una fedeltà indiscussa al sindaco Vivarelli Colonna".