Il ricordo dei Martiri d’Istia: "Non li dimenticheremo"

Le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della strage. Ha colpito l’assenza del sindaco Vivarelli Colonna. E ancora polemiche su via Almirante.

Il ricordo dei Martiri d’Istia: "Non li dimenticheremo"

Il ricordo dei Martiri d’Istia: "Non li dimenticheremo"

Non si erano piegati al Fascismo, lo stesso che li ha poi condannati e fucilati il 22 marzo del 1944, ottant’anni fa esatti. Mario Becucci, Antonio Brancati, Rino Ciattini, Alfiero Grazi, Silvano Guidoni, Corrado Matteini, Emanuele Matteini, Alcide Mignarri, Alvaro Minucci, Alfonzo Passannanti, Attilio Sforzi, undici ragazzi simbolo della resistenza maremmana. Ieri la commemorazione a Maiano Lavacchio della strage degli undici giovani uccisi perché renitenti alla leva. Presenti circa duecento persone, tra cui le massime autorità insieme al prefetto Paola Berardino, alle forze dell’ordine, numerose classi di studenti e vari partiti. Tra le tante presenze, un’assenza però è saltata all’occhio. Quella del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, rappresentato dall’assessore all’istruzione Angela Amante. Successivamente all’omelia di don Marco è stata deposta la corona d’alloro davanti al monumento ai martiri.

E si è ritornati sulla querelle di via Almirante. "Come si fa – afferma Lio Scheggi dell’Isgrec – a partecipare alla cerimonia che ricorda ragazzi che perseguivano la pace e contemporaneamente intitolare a Giorgio Almirante una via a Grosseto?". "Quei ragazzi – dice Giorgio Fusini sindaco di Magliano –avevano espresso il desiderio di pace .Dobbiamo avere il coraggio di volere la pace". "Per quei criminali fascisti – ha detto Luciano Calió presidente Anpi– che si sono macchiati del sangue di quegli innocenti, questa terra non si piegherà a concedere onori, riconoscimenti o pubbliche intitolazioni". "È importante – ha affernato la sindaca di Cinigiano Romina Sani – ricordare quel tributo di sangue innocente, fondamento della democrazia". "I giovani – ha spiegato il presidente della provincia Limatola – sono i nuovi testimoni della memoria. Quell’episodio è uno spartiacque. Diede consapevolezza all’antifascismo.La democrazia è una conquista, ma non è per sempre, va difesa". Poi alle parole di dell’assessore Amante gran parte dei presenti si sono allontanati per tornare alla fine del discorso, da loro non apprezzato. "Se – ha detto – ho potuto candidarmi lo devo anche ai Martiri d’Istia. Grazie a persone come loro, possiamo vivere in un Italia libera e democratica". Una giornata tra memoria e speranza, tra bandiere e stendardi, e chi aveva un cartello con una croce sulla futura via Almirante.

Maria Vittoria Gaviano