"Il polo assistenziale è finito in un cassetto"

Di Giacinto: "Sono passati mesi dalla data del contratto ed è tutto fermo. Quella zona è un quartiere dormitorio: va rivitalizzata"

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"Ma il ‘Polo socio-assistenziale’ al Centro commerciale del Quartiere degli Ulivi (ex 167 ovest) si fa o non si fa?". Se lo chiede Massimo Di Giacinto, consigliere di minoranza a Follonica.

"Il dialogo tra l’amministrazione comunale e il Coeso iniziò nella primavera del 2019 ed è proseguito a gennaio 2020 con il super show del sindaco Benini – aggiunge Di Giacinto –, dell’allora direttore del Coeso Boldrini e del tecnico progettista. Successivamente le due richieste pubbliche di manifestazione di interesse del Coeso, per trovare un locale da prendere in affitto in zona 167 ovest adatto allo scopo, sono andate deserte. Poi il lieto fine: il 26 febbraio di quest’anno la firma del contratto di sublocazione, tra il Coeso e la società Etrusco srl, che riguarda l’ambiente dove fino a qualche anno fa c’era un supermercato. Sono passati sei mesi abbondanti dalla data del contratto e al Centro commerciale della 167 ovest tutto è come prima e peggio di prima visto che, da un paio di mesi, ha chiuso i battenti anche il bar-edicola-tabaccheria che era lì dal 1985 perché per i gestori era diventato antieconomico proseguire l’attività in quella situazione".

Secondo Di Giacinto "sembra che il progetto per ottenere le necessarie autorizzazioni al cambiamento della destinazione d’uso, e poter finalmente iniziare i lavori, sia stato depositato in Comune solo qualche settimana fa. E’ indispensabile fare presto anzi prestissimo – chiude Massimo Di Giacinto – per evitare altre chiusure, rilanciare il Centro commerciale di via Nenni e rivitalizzare una zona cittadina che anno dopo anno è diventata poco più di un quartiere dormitorio".