ALBERTO CELATA
Cronaca

I "flussi" in Maremma Situazione sotto controllo Ma il sindaco è preoccupato per i criteri di assegnazione

Vivarelli Colonna: "Oggi la nuova distribuzione dipende il 70% dalla densità di popolazione e il 30% dalla superficie territoriale. Ciò ci danneggerà".

di Alberto Celata

La presenza dei migranti in Maremma per il momento è ampiamente sotto controllo. Lo dicono i dati che ci sono stati forniti dalla Prefettura di Grosseto, lo dicono alcuni operatori sociali impegnati nello specifico settore dell’accoglienza. E lo dicono gli stessi amministratori pubblici, anche se non nascondono una certa preoccupazione per i nuovi criteri che sono stati dettati circa l’entità dell’accoglienza dei singoli territori. "Finora – esordisce il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – l’unico criterio, al 100%, era quello della densità di popolazione, mentre invece adesso i nuovi criteri sono per il 70% la densità di popolazione e per il 30% la superficie territoriale. E siccome la provincia di Grosseto, come superficie è la più vasta d’Italia, siamo sinceramente preoccupati per i contraccolpi che il nostro territorio potrebbe subire a causa dell’introduzione di questi nuovi criteri".

Ma al momento quanti sono gli immigrati presenti sul territorio provinciale? La risposta ce la danno i dati che ci sono stati forniti dalla Prefettura di Grosseto.

Il numero totale di Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria) presenti sul territorio provinciale sono 13 (di cui uno solo per minori); il numero totale di presenze nei Cas in provincia sono 445 (di cui 374 extracomunitari provenienti dal Nord Africa e 71 provenienti dall’Ucraina); il numero totale di minori non accompagnati, (tutti provenienti dal Nord Africa), sono 20, mentre sono 29 i minori ucraini accompagnati. Dei 71 cittadini ucraini, che si trovano nei Cas, 29 sono minori. Inoltre il totale di cittadini ucraini, che sono arrivati in Maremma dallo scoppio della guerra e che ancora risiedono qui, sono 1.577. Infine è interessante sapere che gli arrivi stimati da ora (a proposito ieri ci sono stati stati otto nuovi arrivi di cittadini extracomunitari provenienti dal Nord Africa) fino a metà settembre in provincia di Grosseto saranno presumibilmente 250.

Di una situazione contenuta, che non presenta criticità parla Alberto Brugi, presidente della cooperativa sociale "Solidarietà è Crescita", che gestisce un Cas, che al massimo può contenere 50 persone, che si trova a Sant’Antonio, frazione di Campagnatico. "Al momento – dice Alberto Brugi – ci troviamo in una situazione contenuta, che non ha nulla a che vedere con la quantità di arrivi che abbiamo registrato qualche anno fa. I rapporti sono stabilizzati e possiamo parlare di una situazione tranquilla. Noi ci occupiamo oltre che di accoglienza, (che è quella che svolgiamo al Centro di Sant’Antonio) anche di pre-accoglienza che invece svolgiamo all’ex scuolina della Rugginosa. Per queste due attività ci avvaliamo del lavoro di dieci- quindici operatori. Lo ripeto, al momento la situazione è tranquilla e contenuta, siamo però pronti a vedere cosa la realtà ci potrà prospettare nei prossimi giorni".

E di situazione tranquilla parla Elismo Pesucci, sindaco di Campagnatico, comune in cui si trova la frazione di Sant’Antonio. "Attualmente – ricorda – sul nostro territorio ci sono 40 migranti, che sono in sovrabbondanza per quanto ci compete. La situazione è tranquilla anche se spesso, soprattutto in autunno e in inverno, questi ragazzi si spostano in bici verso Grosseto, senza le necessarie protezioni di sicurezza, creando un rischio, prima di tutto per loro, ma anche per gli automobilisti".