REDAZIONE GROSSETO

I documentari di Tommasi per capire e proteggere il mare

I lavori della guida ambientale e istruttore sub saranno presentati domani alla "Festa del cinema". E’ il fondatore dell’Acquario di Monte Argentario: "Serve per spiegare quanto sia delicato l’ecosistema"

Un viaggio appassionato attraverso i fondali marini. È quanto propone la "Festa del cinema di mare" di Castiglione per domani. Appuntamento alle 18, alla biblioteca Calvino, con i documentari di Alessandro Tommasi.

Grossetano, istrutture sub, guida ambientale, autore di documentari e fondatore dell’Acquario di Porto Santo Stefano, Tommasi presenta quattro suoi lavori, attraverso il quale racconta la sua vita, il suo legame con il mare e l’urgenza di diffondere una nuova cultura in grado di tutelarlo e affrontare le grandi questioni ambientali che si sono aperte.

Il primo lavoro è ‘Argentario, gioiello prezioso del Mare Nostrum’, di cosa parla?

"Ripercorre la storia di questo territorio dall’antichità fino a oggi, ponendo attenzione alla parte sommersa, che riguarda la biologia e la peculiarità di questi fondali".

Poi ci sarà ‘La Grotta dei Santi’, uno degli angoli più magici della Costa d’Argento…

"È un sito importante per lo studio della paleontologia, dove si svolgono frequenti campagne di scavo. Ed è un suggestivo posto tra acqua e roccia, che si apre proprio dietro al promontorio. Ho voluto documentarlo".

Gli altri due lavori sono più personali. Si tratta di ‘Confessione’ e ‘Emozioni di una giovane sub’.

"Il primo è il racconto della mia vita. Di quando da ragazzo ero un appassionato di pesca subacquea, per poi lasciare il fucile e prendere la macchina fotografica e infine la videocamera. Il racconto di uno che frequenta i fondali da 45 anni. Mentre l’altro è dedicato a mia figlia, che oggi ha 24 anni e che porto con me, nelle mie immersioni, da quando ne aveva 6. Sono lavori con i quali voglio condividere emozioni per far comprendere la necessità di mantenere equilibri fragili, messi a rischio dalle attività di oggi e, soprattutto, dall’ignoranza".

Sono proprio questi anche gli scopi per i quali ha contribuito a fondare l’Acquario comunale di Monte Argentario?

"Proprio così. Nel 2001 abbiamo realizzato questa cosa con tre amici. Un ambiente volto alla necessità di fare didattica ambientale per far comprendere a tutti, soprattutto giovani e studenti, quanto sia delicato e difficile da mantenere l’ambiente mediterraneo. Per supportare la didattica ho realizzato una decina di brevi documentari, che aiutano i più giovani a calarsi in questa straordinaria realtà".

Riccardo Bruni