
I campioni della generosità. La sezione Avis tra le prime in Toscana per donazioni
Per la sezione Avis "Gastone Pioli" di Castel del Piano è tempo di bilanci e guardando al 2023 c’è molta soddisfazione. Sia il consuntivo 2023 che il bilancio preventivo 2024 sono stati presentati in sala consiliare davanti alle istituzioni locali. Presenti in rappresentanza dell’amministrazione comunale Maria Rosa De Masi, consigliere con delega alla Sanità, Luciano Calì, membro del Consiglio Regionale Avis, Carlo Sestini, presidente provinciale Avis ed il sottor Giancarlo Sensalari, responsabile del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Castel del Piano. L’Avis Castel del Piano si pone percentualmente al terzo posto in Toscana (dopo Volterra e Massa Marittima) per numero di donazioni e Castel del Piano come Comune, considerando anche la sezione di Montenero d’Orcia, sia addirittura al secondo posto (dopo Volterra). "Risulta – spiega Andrea Savelli, presidente dell’Avis di Castel del Piano - un’eccellenza nella Regione riguardo alle donazioni di plasma". Buone notizie sono state riportate da Sestini riguardo al macchinario per il plasma tolto al Centro Trasfusionale a fine anno; dopo le proteste sollevate e grazie all’intervento della Asl sembra che a breve sarà nuovamente reintrodotta. "Sono molto soddisfatto – ha ribadito Savelli - del lavoro svolto dal Consiglio ma soprattutto dalla generosità dei donatori che ringrazio". Ecco i numeri. Nel 2023 l’avis di Castel del Piano ha raggiunto quota 837 donazioni (76 in più rispetto al 2022) di cui 815 presso il locale centro trasfusionale e 22 in altri Centri; nel dettaglio ci sono state 458 donazioni di sangue intero e 379 di plasma (con un incremento di rispettivamente 20 e 56 donazioni rispetto all’anno precedente). Riguardo ai donatori attivi l’associazione ha toccato quota 478 (188 femmine e 290 maschi) con un incremento di 16 unità rispetto all’anno precedente e di 20 rispetto al 2021. "Tutto ciò – spiega Savelli - ci ha portato ad ottenere una ragguardevole media di 1,75 donazioni per ciascun donatore. Ci conforta anche il fatto che abbiamo reclutato ben 42 nuovi donatori (18 femmine e 24 maschi) che hanno sopperito alla perdita di qualcuno del cosiddetto zoccolo duro.Vorremo sottolineare anche la presenza tra i nostri donatori di 48 persone di nazionalità non italiana. Sono 20 provenienti da Stati della Comunità Europea – conclude - e 28 da paesi extraeuropei, segno di una sempre maggiore integrazione sociale".
Nicola Ciuffoletti