Guardia medica turistica in tilt Pressione sul Pronto soccorso

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Non c’è verso: non si trovano medici nemmeno a pagarli oro. Nessuno che voglia fare la Guardia medica turistica. Anche il secondo bando che era stato riaperto da Asl Toscana Sud Est con la speranza che con la trasformazione da Usca a Uca qualche professionista fosse incoraggiato a mettersi a disposizione del servizio di Guardia turistica è andato deserto. Per questa ragione è stato ulteriormente prorograto. Sarebbe dovuto scadere il 26 giugno, ma l’Asl, appunto, ha deciso di tenerlo aperto praticamente senza soluzione di continuità.

Quello del reclutamento dei medici e la conseguente mancata attivazione del servizio di guardia medica turistica è un problema molto forte che sta premendo sul Pronto soccorso del Misericordia, soprattutto in questi giorni con le temperature che hanno battuto ogni record possibile e immaginabile. Si pensi che nel solo mese di giugno, al Ps del Misericordia hanno fatto accesso 6028 persone, cioè 200 persone al giorno, ovvero più di 8 persone all’ora considerato l’arco delle 24 ore. E la maggior parte degli accessi, circa il 70% – come conferma Asl – è inappropriato, ovverossia poteva essere trattato dalla medicina del territorio, cioè al di fuori del canale dell’emergenza–urgenza. Per avere qualche termine di paragone: a maggio gli accessi al Pronto soccorso erano stati 5590; ad aprile 5080. Il guaio è che tutto fa pensare che nelle prossime settimane il dato già molto alto di giugno possa aumentare ulteriormente. I medici di medicina generale si sono resi disponibili a visitare i turisti con il metodo della ’visita occasionale’ (a pagamento), ma tale modalità non risulta essere pubblicizzata.