
Dopo l’infrazione il verbale viene notificato a casa dell’autombilista: ma i costi sarebbero troppo elevati
Grosseto, 16 febbraio 2015 - No agli abusi sulle spese di notifica delle multe stradali. Lo dice il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, accusando i Comuni di voler far cassa e risanare i loro bilanci "sulla pelle degli automobilisti" chiamati a pagare oltre alla sanzione anche ingiustificati "oneri diversi", il cui ammontare costituisce in pratica una sorta di "tassazione indiretta", che, per di più, varia da paese a paese.
In Maremma, il record per queste "spese di procedimento" spetta a Orbetello. I verbali della città lagunare costano, infatti, al destinatario del plico, 18,60 euro, addirittura più del capoluogo, Grosseto, che si limita a 12 euro. A sua volta Follonica, per alcuni suoi provvedimenti sanzionatori, pretende l’ulteriore balzello di quasi 45 euro, molto più dei 5,5 euro che la tanto contestata Equitalia esige per riscuotere gli importi delle sue cartelle esattoriali.
Considerato che per le spese postali si pagano al massimo 5 o 6 euro e quelle tramite ufficiale giudiziario 11 euro, la differenza in eccesso delle spese di procedimento e di notifica caricate agli automobilisti dai Comuni e dalla provincia maremmana "deriva, verosimilmente – spiega l’avvocato Adriano Simonetti – dal costo che questi enti sostengono affidando la procedura di consegna dei loro verbali di contravvenzione a ditte esterne, tra le quali, almeno in Maremma, la società Maggioli di Rimini ha quasi l’esclusiva. La società, che, tra l’altro, si occupa anche della gestione dei sistemi di rilevamento elettronici della velocità e dei transiti nelle zone Ztl, provvede, infatti, all’imbustamento di tali verbali, ricevuti per via telematica, e quindi li spedisce tramite un ufficio postale di Rimini ai singoli interessati, i quali, oltre la multa, vengono tartassati da un misterioso surplus di spese di procedimento e notifica dal cui introito, detratti i costi per la convenzione con la Maggioli, le casse delle amministrazioni forse traggono scarsi benefici economici".
"Rilevata la indubbia confusione di cifre in queste operazioni di riscossione delle multe stradali, al limite anche vessatorie – continua Simonetti –, urge che il Ministero intervenga con legge per disciplinare tale materia, onde garantire agli automobilisti non solo un’uniformità di spesa nelle notifiche ma anche la privacy nell’imbustamento dei verbali di contravvenzione a loro carico da parte delle ditte esterne".