REDAZIONE GROSSETO

"Giustizia è fatta, sentenza clamorosa"

Il segretario regionale della Cimo, Morando Grechi, interviene sull’annullamento del concorso per il primariato di Ginecologia

"Giustizia è fatta, sentenza clamorosa"

"Numerose violazioni nella procedura". Sono queste le motivazioni che il giudice del tribunale di Grosseto, Giuseppe Grosso, sezione Lavoro, ha messo nero su bianco nella sua sentenza per dichiarare "illegittimo" il concorso per il posto di direttore di struttura complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Asl Toscana Sud-Est. Il giudice ha dunque accolto il ricorso presentato da Stefano Tamburro, iscritto al sindacato dei medici "Cimo", ordinando all’azienda Asl Sud Est di ripetere il concorso e condannandola al pagamento delle spese legali. "Si tratta di una sentenza clamorosa – ha detto Morando Grechi, segretario Cimo Toscana – che evidenzia il mancato rispetto delle regole selettive da parte della Commissione di concorso ed una ingiusta ed illegittima assegnazione del punteggio, a causa della quale il nostro iscritto non ha ottenuto il posto per uno scarto di soli 1,04 punti. Grazie al ricorso della Cimo, rappresentata dall’avvocato Giancarlo Faletti, è stata fatta giustizia in una questione che non poteva passare inosservata".

Nella sentenza vengono elencate le motivazioni che hanno portato il giudice Giuseppe Grosso a ritenere "irragionevole e disparitario il trattamento riservato ai concorrenti" sia nella valutazione del colloquio (ritenuto "palesemente irragionevole e contrario a correttezza") che nell’assegnazione dei punti relativi alle esperienze maturate, alla casistica e all’attività didattica. Il giudice Giuseppe Grosso del tribunale di Grosseto ritiene "che l’azienda Asl Sud Est abbia disatteso o non correttamente applicato i criteri fissati ai fini della selezione, violando i parametri della correttezza e della buona fede nei rapporti contrattuali, con conseguente illegittimità della procedura e dell’atto finale di conferimento dell’incarico". E intanto l’Asl sta valutando le azioni da intraprendere, tra cui la possibilità di proporre ricorso in Appello.