
Tutela della biodiversità: ripulita l’area marina protetta dalle attrezzature da pesca perdute
ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto) Conclusa con successo la campagna di rimozione delle attrezzature da pesca abbandonate nei fondali davanti all’Isola di Giannutri, promossa dal Parco nazionale Arcipelago Toscano con il coordinamento del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno. Le operazioni hanno interessato il tratto di mare protetto compreso tra Punta Secca e Punta San Francesco, con l’obiettivo di rimuovere attrezzature da pesca dismesse (reti, palamiti, lenze e cime) che rappresentano una grave minaccia per gli habitat bentonici e l’ittiofauna demersale dell’isola. Dall’area di riserva integrale sono stati recuperati 100 metri di rete da pesca e messe in libertà alcune specie impigliate ancora vive. L’attività rientra tra gli interventi previsti dal Piano di Gestione del Sito Natura 2000; impiegati operatori subacquei con attrezzatura Ara fino a 40 metri di profondità, coadiuvati da riprese video-fotografiche, anche tramite Rov. Coordinamento operativo affidato al comandante dell’Isla Negra, Moreno Soldi, guida parco subacquea. "Operazione finalizzata a reprimere le violazioni ambientali e prevenire i danni causati alla ricca biodiversità – spiega il comandante del reparto operativo aeronavale, Filippo Bianchi –. Le attrezzature da pesca abbandonate sono una fonte di inquinamento dell’ambiente marino". Andrea Capitani