Giancarlo Bini, dalla ristorazione all’eccellenza del vino e dell’olio

Giancarlo Bini, un'autorità nel settore della ristorazione, ha valorizzato le eccellenze maremmane con il suo ristorante "Da Beppe de L'Ombrone" a Grosseto. Dopo aver aperto una delegazione dell'Associazione Italiana Sommelier, ha aperto il ristorante "Eno-Oliteca Ombrone" a Suvereto. Il suo talento e la sua passione sono ancora sostenuti dalla sua famiglia.

Quando ancora non imperversavano i programmi televisivi su cucina e ristoranti, ognuno metteva semplicemente in campo le proprie capacità. E qualcuno, come Giancarlo Bini, ne aveva davvero tantissime. Nato a Grosseto nel 1940 da Fosca Bardi e Giuseppe, si appassiona presto alla ristorazione grazie all’avviatissima trattoria del padre. Nel 1964 sposa Graziella Duranti, dalla cui unione nasceranno Gianluca, Riccardo, Silvia e Francesca. Dopo un’esperienza a Porto Santo Stefano, prende dal babbo il ristorante albergo "Da Beppe de L’Ombrone" a Grosseto e lo fa diventare elitario per la qualità della cucina, grazie alle straordinarie capacità della moglie, dei vini e degli oli, su cui scriverà anche il libro "Olivo albero degli dei". Giancarlo prende la qualifica di sommelier e apre una delegazione dell’Associazione Italiana Sommelier a Grosseto, prima in Toscana. Bini diventa un’autorità nel settore, tanto che, oltre a importanti premi, in occasione della convention "Firenze a tavola"; alla Fortezza da Basso ha la disponibilità di un intero piano, chiamato "Il salotto di Giancarlo Bini". Nel 1995 si trasferisce Suvereto dove, in un antico frantoio, apre il ristorante "Eno-Oliteca Ombrone". Giancarlo scompare nel 2019, ma di lui restano il talento e la capacità di valorizzare le eccellenze maremmane, sostenute ancora oggi dai familiari. Rossano Marzocchi