
Geotermia e polemiche: "A Montenero una centrale sarebbe devastante"
Sarebbe difficile da non vedere, paesaggisticamente avrebbe il suo impatto, in più dal punto di vista energetico non migliorerebbe la qualità della vita, insomma una centrale geotermica nelle campagne di Montenero d’Orcia nessuno la vuole e le motivazioni sono concrete.
In queste ultime settimane si sono riaccesi i riflettori sulla centrale nel comune di Castel del Piano, progetto pilota della Gesto che ormai il territorio contrasta da quasi 10 anni. Un percorso fatto di azioni legali, ma anche di dialogo con le istituzioni e sensibilizzazione del territorio in un percorso che ha sempre visto tutte le entità coinvolte unite e coese nella finalità di preservare e difendere uno sviluppo basato esclusivamente sull’agroalimentare e su tutte le attività connesse. La questione si era già riaperta a fine 2022, quando è stata richiesta la convocazione dell’udienza al Tar, per discutere il ricorso presentato da alcune aziende e Italia Nostra nell’anno 2017. L’udienza è stata fissata per il prossimo 18 ottobre.
L’attesa dunque sta crescendo, tuttavia nel frattempo nuove documentazioni prodotte, nonché la proroga della Valutazione d’impatto ambientale (Via) che era in scadenza, rendono necessario un nuovo ricorso per motivi aggiunti. I diversi attori del territorio hanno ripreso la mobilitazione perchè questi recenti sviluppi trovano praticamente tutti (aziende, cittadini e amministratori) in completo disappunto, compresa la Regione Toscana che recentemente ha espresso parere formale di diniego alla realizzazione dell’impianto, durante la Conferenza dei Servizi.
"Rinnoviamo il nostro sostegno – dichiara Jessica Acciaroli, Presidente della Proloco di Montenero d’Orcia – e la nostra disponibilità a organizzare eventi per sostenere questa importante battaglia, che riguarda tutte le persone che a Montenero d’Orcia hanno scelto di vivere ed investire".
La Proloco negli anni ha organizzato molti eventi con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della battaglia legale. Già nel ricorso del 2017 era stato registrato il sostegno di importanti Consorzi del vino sul territorio (Montecucco e Brunello di Montalcino) e oggi si uniscono alla battaglia Consorzio Olio Toscano Igp e Consorzio Olio Seggiano Dop. Recentemente si è svolta un’assemblea per informare la popolazione sugli ultimi sviluppi e avviare una raccolta fondi necessaria a sostenere le azioni future.
"Siamo molto soddisfatti della partecipazione all’assemblea di numerose aziende e del Comune – dice Roberto Galloni, tra gli organizzatori della riunione –. La strada da percorrere tutti insieme è questa".
"Ci stiamo riorganizzando costituendo un nuovo comitato fatto da aziende e cittadini dal nome Montenero, porta di Amiata e Val d’Orcia. Comitato per la salvaguardia del territorio – dice Judite Danner, presidente del Comitato – proprio per richiamare la forte connessione che Montenero ha sia con l’Amiata sia con la Val d’Orcia; sarà il nostro strumento per raccogliere fondi e informare la popolazione".
Nicola Ciuffoletti