
Dalla lente al rullino, dal rullino al digitale e, perché no, terminare con un’esposizione. Un passaggio di stato dell’immagine, che si può condensare nei due progetti che l’associazione Archivio foto Gori Aps si pone come obiettivo e che ha presentato in conferenza stampa: la digitalizzazione di circa 100mila immagini e la creazione di un museo fotografico. L’associazione, tra l’altro, si è attivata per la rigenerazione degli spazi urbani, attraverso un patto siglato con il Comune di Grosseto.
Uno di questi è l’area verde a fianco della sede dell’archivio, in viale Porciatti, dove si è tenuta la conferenza stampa, sotto gli alberi attrezzati di nidi per cinciallegre, e dove saranno allestiti eventi. Invece, dei due progetti, che godono del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e del Comune di Grosseto, hanno parlato gli eredi Gori, l’assessore al bilancio, Giacomo Cerboni, il consigliere dell’Amministrazione Fondazione Crf, Alfonso De Pietro e il componente del comitato della Fondazione Crf, Carlo Vellutini. Il primo progetto – la digitalizzazione delle immagini – è prossimo alla realizzazione di una tranche, grazie al contributo di 20mila euro stanziato dalla Fondazione Crf.
"La fotografia – ha commentato De Pietro – è sempre stata la mia passione. Riuscire a valorizzare le antiche fotografie è importante per noi, per non perdere la memoria della storia, che si compone di piccole storie vissute". Una volta digitalizzate, le immagini saranno consultabili sulla piattaforma "Archivio globale della Maremma".
"L’Associazione Archiviofotogori Aps – dichiara Maria Enrica Monaco – si è prefissa questi due obiettivi strategici: digitalizzare le oltre 100.000 immagini che compongono l’archivio con lo scopo di rendere fruibile alla collettività il patrimonio iconografico ed assicurarne la conservazione e realizzare a Grosseto un museo della fotografia dove conferire tutto il materiale (macchine fotografiche, attrezzatura di camera oscura) e che costituisce testimonianza di un’attività artigiana oggi radicalmente mutata. Grazie alla sensibilità della Fondazione Crf oggi è divenuto possibile avviare il percorso per raggiungere il primo obiettivo e già tra un anno saranno consultabili in rete un primo lotto di fotografie. Per il secondo progetto è stata presentata in Comune una manifestazione d’interesse a prendere in uso i locali della Troniera della Rimembranza dove creare, insieme all’associazione Kansassiti, un centro culturale permanente".
"Non è scontata la storia dell’archivio – ha aggiunto infine Cerboni – e nemmeno la storia nella storia che racconta ciò che l’archivio sta facendo. La Fondazione è un sostegno importante, quella dell’archivio è un’esperienza di affetto e di sussidiarietà: non è mettere solamente a disposizione il materiale, ma anche metterlo ad uso dei cittadini, una dimostrazione di legame con la città".
Francesca Sabatini