Flash mob per George Floyd Così Grosseto dice no al razzismo

Oltre 350 persone hanno partecipato alla serata al parco di via Giotto

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La protesta contro la morte di George Floyd, l’afroamericano morto per soffocamento per mano di un poliziotto, è arrivata anche a Grosseto. Un flash mob molto partecipato (si parla quasi di 350 persone) che hanno affollato il parco di via Giotto durante la sera.

Tutti i partecipanti, mantenendo la distanza fatidica fissata dalle regole di sicurezza, si sono inginocchiati, sfoderando una serie di cartelli e di striscioni per il classico flash mob che è stato ripetuto in molte piazze d’Italia. Il tutto per 8 minuti e 46 secondi, il tempo esatto nel quale Floyd era rimasto in balìa dell’agente.

La kermesse, organizzata da Don Stefano Papini, responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi di Grosseto, insieme ad una serie di associazioni che fanno parte della Rete Antirazzista di Grosseto, si è conclusa con il classico grido "i can’t breathe", ovvero "non respiro", la frase che Floyd aveva detto al poliziotto pregandolo di lasciarlo stare. Alla fine grande chiusura, dopo alcuni interventi, con alcuni brani cantati dalle Vocal Sister.