REDAZIONE GROSSETO

Ferrovie storiche. Treni e stazioni. Viaggio nel tempo

Nel libro pubblicato da Ecra si raccontano luoghi, stutture e persone. Le foto della Maremma.

Ferrovie storiche. Treni e stazioni. Viaggio nel tempo

"Treni ad altra velocità. Alla scoperta delle ferrovie locali, dei territori che valorizzano e delle comunità che mettono in rete". E’ questo il titolo del 42° volume della collana "Italia della nostra gente", dell’editrice Ecra, una delle collane più longeve nel nostro Paese in ambito fotografico. Filo conduttore della pubblicazione di quest’anno è la ferrovia – che nel secondo dopoguerra rappresentò una delle spine dorsali dell’Italia del boom economico – e in particolare le linee locali, quelle ancora funzionanti, ma anche quelle divenute marginali o addirittura dismesse. Una mobilità dolce e sostenibile, che permette di conoscere il territorio in modo lento, profondo e nel rispetto dell’ambiente.

Il libro dedica spazio anche alla Maremma con scatti che mostrano pezzi di storia ancora visibili e che mantengono quel fascino dei viaggi immersi nel verde. Ci sono foto – ad esempio – delle stazioni ferroviarie di Roccastrada, Civitella Paganico e anche di Monte Antico dove il treno a vapore "sbuffa" tutta la sua maestosa bellezza.

"Un libro – spiega Luca Merisio, autore degli scatti fotografici – che racconta un viaggio fatto di paesaggi, ma anche di persone. Racconta, appunto, l’Italia della nostra gente".

Gli fa eco Antonio Polito, autore del testo introduttivo e editorialista per il Corriere della Sera. "Viaggiando a bordo di questi treni – commenta il noto giornalista – possiamo scoprire meraviglie di un’Italia a molta sconosciuta. Ma possiamo riflettere anche su cos’è l’Italia di oggi, un Paese sempre più spezzato sul piano della civiltà e della demografia tra le aree opulente e prospere e quelle depresse e abbandonate".

Un’Italia raccontata poi attraverso il "Trenino rosso" del Bernina, che unisce l’Italia alla Svizzera e dal 2008 è Patrimonio dell’umanità Unesco, la Circumetnea che da Riposto arriva a Catania, aggirando l’Etna fra paesaggi mozzafiato. Oppure la Ferrovia del Sebino, che in appena dieci chilometri congiunge le vecchie cave di calcare di Palazzolo sull’Oglio con Sarnico, sul lago d’Iseo, la Ferrovia dei Parchi, nota come la "Transiberiana d’Italia".