
Ex Aeronautica, sette macro aree Il progetto per questa zona alla base del rilancio di P. S. Stefano
Sette macro aree per l’ex Aeronautica. Nei giorni scorsi il sindaco Arturo Cerulli era intervenuto in consiglio comunale specificando le intenzioni dell’amministrazione riguardo l’ex 64esimo deposito militare di Porto Santo Stefano. E spiega a La Nazione quale dovrà essere, secondo lui e la sua giunta, la destinazione di tutti i 30 ettari che compongono l’intera zona: una sorta di paese nel paese per il quale il primo cittadino si aspetta l’intervento di studi di architettura e imprenditori che vedano il potenziale di investimento in quella particolare area. "L’idea è dividere l’ex Aeronautica in sub-zone – annuncia il primo cittadino –. In una vogliamo mettere il palazzo comunale, le scuole, la Polizia Municipale e altre attività pubbliche. Questo ci permetterebbe di mettere in vendita i palazzi vista mare, per avere i soldi per fare le altre cose. Poi ci sarà una parte dedicata allo sport di fronte alla piscina comunale di via del Campone. Lì faremo un campo sportivo, campi da tennis, padel e la famosa pista di go kart. La terza area sarà dedicata al mondo della cultura e dello spettacolo per un progetto chiamato Casa Raffaella. Dove sorgerà un ristorante, una sala prove musicale, una sala prove per il ballo e una grande foresteria dove poter ospitare chi verrà per partecipare ai vari eventi, tornei e manifestazioni. Quest’area sarebbe dedicata al nome di Raffaella Carrà. Altra area sarà dedicata all’Atf, ovvero al polo nautico per i marittimi. Proseguendo ci sarà un’area per gli animali, con un recinto per i mufloni, un cimitero per gli animali, spazi per bambini e una sorta di spazio dedicato al dog sitting. Poi un eliporto e, nella settima e ultima parte, un’area dedicata ai parcheggi, con circa 1000 posti auto serviti da navette per il Valle". Ma quali saranno i passaggi da fare per vedere tutto questo? "Prima dobbiamo approvare un nuovo strumento urbanistico con il piano operativo – spiega Cerulli –, ci vorrà almeno un anno. Poi l’idea è di creare un progetto di idee tramite degli studi di architettura. Alcune strutture si possono mantenere, altre andrebbero demolite e ricostruite. Insomma, bisogna passare delle fasi urbanistiche e poi di progettualità con architetti importanti, oltre che imprenditori che realizzino determinate cose". Un progetto che Cerulli si augura di portare a termine dei prossimi cinque anni. "Il mio essere sindaco in questa seconda mandata non è incentrato a fare solo cose ordinarie – dice – ma vorrei fare anche qualcosa di straordinario. È il mio obiettivo di mandato al termine dei cinque anni, come a Porto Ercole c’è il progetto legato al Caravaggio, partendo dall’ex asilo Ricasoli con il museo e un sistema di intrattenimento, dove si possano portare anche mostre importanti come quando portammo il vero San Giovannino".
Andrea Capitani