REDAZIONE GROSSETO

E’ crollata la casa di David Lazzaretti

L’edificio era in stato di abbandono e il proprietario aveva proposto al Comune di acquisirlo gratuitamente per ristrutturarlo

Non ha retto il peso degli anni ed è crollata. La casa del Podere del Sambuco, oggi proprietà privata, è stata dal 1869 al 1878, l’abitazione (saltuaria) di David Lazzaretti. Un luogo che mai è stato valorizzato e che col passare del tempo ha fatto una fine assai prevedibile.

Situato all’ombra del monte Labro, il promontorio tanto caro appunto al profeta dell’Amiata, il Podere del Sambuco è anche menzionato in libri, ricerche e studi dedicati a David Lazzaretti. Ne parla nei suoi libri, Paolo Lorenzoni, autore, nel 2015 del libro "David Lazzaretti uno della mia terra: il santo e il profeta del monte Amiata".

La casa prima del crollo presentava una lesione frontale e un cattivo stato di conservazione. Ma dietro a questi ruderi l’attuale proprietario ci aveva visto un potenziale culturale e solo qualche mese fa chiese ed ebbe un incontro con il primo cittadino di Arcidosso, proponendogli la donazione della struttura e chiedendo solo garanzie sulla ristrutturazione. Il proprietario – disse – lo avrebbe fatto per la Comunità, convinto che questo luogo doveva essere patrimonio pubblico ma il progetto non è andato a buon fine. A sinistra dell’abitazione era presente un forno, con il simbolo della croce giurisdavidica che costruì lo stesso David poco dopo che vi andò ad abitare, nel 1869.

"Lazzaretti andò ad abitare nel podere del Sambuco, situato a ponente, alle pendici del Monte Labbro, nel 1869 – dice Paolo Lorenzoni studioso di questa figura storica del monte Amiata –. La casa e il podere erano di proprietà del compare ed amico Raffaello Vichi, che volentieri gliela cedette. L’abitazione era anche allora molto trasandata con tre vani per gli animali al piano terra e tre al piano superiore per le persone, ma David la restaurò rendendola abitabile. In seguito egli vi condusse anche la moglie Carola e i figli. Poco distante vi era il terreno che divenne denominato Il Campo di Cristo. Accanto c’era, come oggi, una sorgente di acqua purissima. In questa abitazione Lazzaretti e la sua famiglia abitarono, seppure saltuariamente, fino al giorno della sua uccisione: 18 agosto 1878".

David si era ritirato in questo luogo solitario per vivere in pace e lontano dalle maldicenze paesane ma ben presto, causa la fama di uomo di Dio, giusto, buono e saggio che si era guadagnata, tale luogo impervio e fuori dal mondo divenne meta di pellegrinaggi e di curiosi.

Nicola Ciuffoletti