Adesso in carcere si può studiare per diventare bibliotecario. È questo il frutto di un progetto che si chiama "biblioteche innovative" ed è finanziato dalla Cassa delle ammende. È cominciato ieri in via Saffi, nel carcere di Grosseto, ed è rivolto ai detenuti che potranno studiare, per due anni per diventare bibliotecari. È grazie a questo progetto che i detenuti, una volta fuori dal carcere, potranno lavorare nelle biblioteche, abbattendo così il pericolo di recidiva. Il progetto offre l’opportunità alle persone recluse di acquisire conoscenze e competenze certificate e spendibili in ambito lavorativo, oltre che sostenere e potenziare le competenze di lettura, scrittura e comunicazione.
CronacaDiventare bibliotecari in carcere