"Distributori di carburanti vicini al default: situazione critica"

Grosseto, "L’aumento dei costi di gestione e la contrazione dei consumi affossano gli imprenditori. Serve un tavolo di confronto"

Un distributore di benzina (Foto repertorio ImagoE)

Un distributore di benzina (Foto repertorio ImagoE)

Grosseto, 19 settembre 2022 - L’immediata convocazione di "un tavolo di confronto sull’emergenza energetica e sulle oscillazioni dei prezzi dei carburanti che rischiano di mandare in default anche le imprese maremmane".

E ’ quanto chiedono Figisc Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl al Governo e alle istituzioni locali sottolineando come il trend delle vendite di carburante inizi "a evidenziare chiari segnali di contrazione per effetto della crisi che impone ai cittadini una riduzione dei consumi". "A ciò si aggiunge – dicono da Figisc Confcommercio Grosseto – l’impennata dei costi di gestione. Tutto ciò porta a serie preoccupazioni per il futuro della categoria in massima parte costituita da microimprese non capitalizzate, assolutamente non in grado di sostenere conti economici a fronte dell’esplosione di costi essenziali ed incomprimibili per la gestione dell’attività, che peraltro è esercitabile solo rigorosamente nelle modalità previste dagli obblighi contrattuali con il comodante.

D’altra parte pur se questi accordi rendono complesso, anche se non impossibile, intervenire sui prezzi al pubblico ciò rappresenterebbe un andamento in controtendenza nei confronti di una clientela che, nonostante l’intervento di Governo e Parlamento sulla riduzione delle accise continua a pagare un prezzo percepito come ‘molto elevato’ (e non immaginiamo cosa potrà accadere se il prossimo 5 ottobre la riduzione delle accise non dovesse essere reiterata). Tutto questo insieme di cose espone i gestori al non più scongiurabile dissesto dei conti e all’inevitabile default".