
Disboscano la macchia per cacciare
Avevano modificato una parte di bosco ceduo che si trova a Castiglione della Pescaia per andare a caccia. In pratica avevano aperto dei varchi, per permettere alla selvaggina di fermarsi e magari trovare un rifugio. Nel luogo erano state eradicate almeno 130 piante ormai da qualche mese, per far spazio a una zona di appostamento fisso alla selvaggina volatile. Erano stati costruiti anche dei capanni che servono per l’appostamento dei cacciatori. Le piante che erano state eliminate erano di vario tipo: leccio, orniello, erica, mirto, fillirea, lentisco, corbezzolo. Tutte piante che sono state prima tagliate poi bruciate poco distante. Sono stati i Carabinieri Forestali di Castiglione della Pescaia a scoprire il danno al bosco: i militari hanno potuto constatare che queste operazioni, avvenute nel corso degli anni, hanno di fatto compromesso e modificato in maniera irreversibile il bosco, che oggi è invece diventato un terreno a pascolo cespugliato. Un tipo di area così creata favorisce infatti la sosta dei volatili, che in questo modo erano diventate prede più facili per i cacciatori.
La superficie interessata al disboscamento è stata di 1500 metri quadrati circa, ed i responsabili sono stati sanzionati per violazioni alle normative paesaggistiche, e per aver eseguito attività di disboscamento in assenza di autorizzazione. Le violazioni accertate sono state comunicate anche al Comune di Castiglione della Pescaia e alla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali.