
Da sinistra Saccardi, Termine, Desideri e Simona Dei
Grosseto, 26 gennaio 2019 - L'obiettivo era quello di presentare il piano di abbattimento delle liste d’attesa, ma alla fine uno dei temi centrali dell’incontro dell’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi, con i vertici dell’Asl Toscana Sud e con la conferenza aziendale dei sindaci, è stata la discussione sul successore del direttore generale, Enrico Desideri, che tra qualche mese se ne andrà. E tutti i sindaci, compresi quelli maremmani, hanno espresso il loro disco rosso sul nome di Antonio D’Urso, nome gradito al governatore Rossi e che, pur provenendo da Sassari ha una precedente esperienza a Lucca.
Ma i sindaci non ci stanno, e della rosa dei tre nomi presentati dalla Saccardi (D’Urso, Dei e Ghelardi) respingono proprio quello preferito di Rossi. E Giacomo Termine, presidente della Conferenza aziendale dei sindaci, spiega perché. «Noi siamo per una soluzione interna sia che si tratti di Simona Dei (attuale direttrice sanitaria, Ndr) che di Francesco Ghelardi (attuale direttore amministrativo). Una terza scelta, nello specifico Antonio d’Urso, che la nostra realtà non conosce, significherebbe stare fermi. Mentre noi siamo rimasti indietro e dobbiamo ripartire subito con slancio per realizzare quelli che sono i nostri obiettivi primari, ovvero le case della salute, la sanità d’iniziativa, il rafforzamento del pronto soccorso e degli ospedali del territorio che devono lavorare in rete». Termine non si sbilancia ma a noi risulterebbe che mentre dalla zona sud ci sarebbe un plebiscito per la Dei, la zona di Grosseto vedrebbe di buon occhio anche Ghelardi, anche se la Dei alla fine la spunterebbe anche qui.
Venendo all’abbattimento delle liste d’attesa la Saccardi ha esordito dicendo che è «il problema della sanità di oggi». Così l’assessore ha introdotto il piano di abbattimento delle liste. Sugli effetti già manifestatisi e sulle attese per il 2019. La Regione ha messo sul piatto (con le delibere 740 e 914 del 2018) ben 3,8 milioni di euro a beneficio dell’Azienda sanitaria della Toscana Sud: 2,3 milioni per incrementare l’attività diagnostica e specialistica e 1,5 milioni per l’incremento dell’attività chirurgica. Come? Ampliando il volume delle attività dei professionisti anche in orario serale, il sabato pomeriggio e la domenica. Sono previste nel primo semestre 2019 oltre 17.700 pretestazioni sanitarie aggiuntive, grazie a 6.826 ore di lavoro in più da parte dei professionisti sanitari. Specificatamente all’abbattimento delle liste di attesa in ambito chirurgico, il progetto prevede un investimento di 1,5 milioni di euro. Sono state prese in considerazione le tipologie di interventi che hanno un maggior numero di utenti in lista di attesa.
Le linee di intervento riguardano Chirurgia Generale, Urologia, Oculistica e Ortopedia, per le quali è stato calcolato il fabbisogno di sedute operatorie aggiuntive, utili ad abbattere i tempi di attesa fino a 3 mesi. Per gli interventi saranno utilizzati tutti gli ospedali della rete, per decongestionare le strutture più grandi.
Alberto Celata