REDAZIONE GROSSETO

"Ha ucciso lo zio a bastonate". Orlando resta dietro le sbarre

I giudici del Riesame negano la scarcerazione al quarantacinquenne che ha sempre negato di essere l’autore del delitto

Orlando dopo l’arresto

Grosseto, 20 febbraio 2016 - Rimane in cella Claudio Orlando, il quarantacinquenne accusato di avere ucciso a bastonate lo zio Antonio Tucci. I giudici del Tribunale di Firenze hanno, infatti, respinto la richiesta che era stata presentata dal suo legale, l’avvocato Maria Pia Di Maio, di scarcerazione con l’applicazione di tutte le misure cautelari possibili. Con l’unica eccezione degli arresti domiciliari perché Orlando non ha un luogo dove poter abitare. Resta quindi nella sua cella del carcere di Velletri, l’uomo che il 5 dicembre scorso ha massacrato a bastonate lo zio che probabilmente gli aveva ripetuto che non lo voleva più con sé. Un omicidio efferato che è rimasto impunito per pochi giorni, considerando che Orlando è stato arrestato nei dintorni di Roma il 10 dicembre. Lui nega strenuamente di essere l’assassino dello zio, l’unico della famiglia che lo aveva accolto, considerando che tutti gli altri parenti avevano chiuso le porta a quell’uomo violento. Capace soltanto di mettersi nei guai.

A ottobre dello scorso anno, invece, lo zio Antonio che si era trasferito a Castel del Piano molti anni fa insieme alla moglie, lo ha fatto entrare in casa. Lui gli aveva spiegato che voleva cercarsi un lavoro e che avrebbe vissuto insieme a lui, mantenendosi. In realtà pochi giorni dopo l’arrivo, lo zio Antonio aveva capito che quella convivenza non era più possibile e che il nipote non aveva proprio intenzione di lavorare, ma di campare con i soldi della sua pensione. A quel punto zio e nipote litigano e Antonio gli chiede di andarsene. Orlando se ne va, per poi tornare all’inizio di dicembre, proprio il giorno in cui lo zio deve riscuotere la pensione, compresa la tredicesima, poco più di mille euro. Era quello l’obiettivo. Ne deve essere nata una violenta discussione finita con il quarantacinquenne – un passato già violento alle spalle, quando fu arrestato per il tentato omicidio dell’allora fidanzata – che ha afferrato il bastone che l’anziano zio utilizzava per uscire e lo ha massacrato mentre si trovava seduto al tavolo di cucina. Poi si è lavato ha preso le sue cose e se n’è andato.

Da Castel del Piano grazie al passaggio che gli è stato dato da un commerciante. Poi le riprese alla stazione ferroviaria di Grosseto e la fuga durata pochi giorni, il tempo utile ai carabinieri per avere certezza che lui poteva essere l’assassino di un delitto devastante per le modalità. Orlando si è subito dichiarato innocente e davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dovrà attendere in carcere, in isolamento come da lui stesso voluto, le prossime mosse della magistratura. Tra pochi giorni dovrebbero essere depositati anche i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo del povero anziano. Mentre devono ancora essere compiuti gli accertamenti dei Ris sugli indumenti trovati a Orlando.