Da Capalbio a Grosseto: Qualità Superiore dell'Olio Toscano Igp Biologico

Il Consorzio di Tutela dell'Olio extravergine Toscano Igp, il più grande ed importante consorzio di produzione di olio Evo di qualità d'Italia, conta 3.900 aziende iscritte. In Maremma, la raccolta è iniziata grazie al caldo e alla mancanza di piogge. La qualità, sostenibilità e trasparenza sono garanzia per il consumatore.

Un’azienda su due, per la precisione 3.900, è iscritta al Consorzio di Tutela dell’Olio extravergine Toscano Igp, il più grande ed importante consorzio di produzione di olio Evo di qualità d’Italia si trova proprio in Maremma. All’azienda "Clivio degli Ulivi" di Capalbio la raccolta partirà proprio in questi giorni, visto che la temperatura sta dando una mano ai raccoglitori e la mancanza di piogge sta facendo il resto. "Da 18 anni produco Olio Toscano Igp biologico. Qualità, sostenibilità e trasparenza saranno sempre più premiati sul mercato a maggior ragione oggi. Sono una garanzia per il consumatore – spiega la titolare Laura Maria Berti che sta per iniziare una delle stagioni più impegnative dell’anno –. Non c’è mai un raccolto uguale all’altro così come non ci sono più le certezze che ci hanno accompagnato fino a qui. E’ un momento di grande sfida per il nostro settore ma siamo pronti ad affrontarlo". La disponibilità di acqua è l’altro grande tema: "Le piogge ci hanno aiutato ma senza l’impianto di irrigazione i 9 ettari di oliveto avrebbero sofferto. Il caldo ha tenuto lontana la mosca".

Sulle colline di Castel del Piano sembra agosto. Ma il calendario dice "ottobre 2023". "Ora servirebbe qualche goccia di pioggia visto che da giorni non piove e non è una bella cosa. Apro le danze proprio in questi giorni – spiega Francesco Monaci dell’omonima azienda che produce Olio Toscano Igp biologico – Sarà un mese di lavoro molto impegnativo: 7 giorni su 7 senza un attimo di pausa. Sono molto ottimista". Monaci prevede un raccolto superiore addirittura di tre volte rispetto alla stagione di "scarica dello scorso anno" caratterizzata da una allegagione scarsa. "Ad una splendida fioritura in primavera ha fatto seguito una buona allegagione. – spiega ancora Monaci – Le rese non saranno altissime, le olive sono piccole ed asciutte, ma avremo una qualità decisamente superiore".