di Luca Mantiglioni
Minacciata con un coltello puntato sulla pancia e rapinata dei soldi che aveva dentro al borsello. Momenti di assoluto terrore per una ragazza di 25 anni rimasta profondamente scossa da quanto le è accaduto in pieno giorno in via Don Minzoni.
La ragazza era appena uscita dall’ufficio dove lavora e aveva raggiunto l’auto lasciata all’interno del parcheggio di fronte alla palazzina della Asl. Erano circa le 14.
"Appena entrata in auto – racconta la giovane – e prima ancora che potessi mettere in moto un uomo si è affiancato ed ha aperto lo sportello dal lato guida. In mano aveva un coltello e me lo ha puntato nella pancia, poi quasi sottovoce mi ha detto: dammi il portafoglio, sennò ti ammazzo. Io ero terrorizzata, ho preso la borsa, ho tirato fuori il borsello e lui mi ha strappato di mano i 20 euro che avevo all’interno, poi è fuggito a piedi. Parlava italiano, credo fosse italiano, non era molto alto, circa 35 anni di età".
La ragazza, ancora molto scossa, ha messo in moto per allontanarsi da lì, sperando di poter chiedere subito aiuto a qualcuno.
"Ma nel parcheggio – racconta ancora – non c’erano altre persone, nessuno. Anche se erano le due del pomeriggio".
Passa invece una "Volante" della Polizia che lei ferma. I poliziotti scendono, cercano di capire cosa fosse successo e lei – rassicurata anche dalla loro presenza – ritrova la lucidità necessaria per raccontare dell’uomo, del coltello, della rapina, della tanta, tantissima paura che ha avuto. Il rapinatore, però, si era ormai dileguato.
"Ho presentato denuncia in Questura – racconta ancora la venticinquenne –, spero si possa identificare l’autore. Lo dico anche perché penso a quante persone utilizzano quel parcheggio. Lì di fronte ci sono gli ambulatori della Asl, quindi ci passano persone anziane, famiglie con bambini, donne da sole... E’ possibile avere maggiori controlli?".